I protocolli con le linee guida per gli stabilimenti balneari
Anticipato a sabato 23 maggio l’avvio ufficiale della stagione balneare in riviera. Inizialmente prevista per lunedì 25, la riapertura degli stabilimenti balneari è stata anticipata di un paio di giorni per decisione della Regione Emilia-Romagna.
“Dopo la pubblicazione dei protocolli con le linee guida balneari post emergenza coronavirus – spiega Andrea Corsini, assessore regionale al Turismo e Trasporti – diversi stabilimenti si sono organizzati e sono pronti e attrezzati per garantire servizi in sicurezza già dai prossimi giorni. Abbiamo quindi ritento fosse giusto, dopo la lunga chiusura, consentire di accogliere i primi clienti già da questo fine settimana”.
La raccomandazione, ribadita da parte della Regione, è di evitare il concentramento solo in alcune porzioni di spiaggia, per facilitare e garantire sicurezza e distanziamento tra le persone.
Il vice sindaco di Comacchio Denis Fantinuoli ha espresso la sua soddisfazione per la riapertura. “La decisione della Regione Emilia Romagna accoglie così le richieste espresse in più occasioni: siamo lieti che il nostro comparto turistico e balneare possa finalmente aprire le porte, in sicurezza, pur con tutte le inevitabili cautele che il momento richiede. Il territorio di Comacchio offre una vasta gamma di possibilità per vivere la vacanza a velocità naturale e la nostra costa, accogliente e sicura, ha tutte le carte in regola per accogliere gli ospiti sabato 23 maggio.
I nostri operatori rispetteranno i protocolli di sicurezza previsti nelle linee guida balneari, emessi in questa nuova fase di ripresa tesi a evitare assembramenti e situazioni di vicinanza per scongiurare eventuali contagi“.
Anche il CNA ferrarese aveva lavorato per l’anticipo della riapertura degli stabilimenti balneari, e la decisione della giunta regionale è stata salutata con grande soddisfazione, come un’autentica vittoria. “Siamo molto soddisfatti della decisione presa dall’assessore al Turismo Corsini – afferma Nicola Ghedini, titolare del bagno Kursaal del Lido di Spina e portavoce dei balneari di CNA Ferrara –. Anticipare a sabato prossimo la riapertura degli stabilimenti balneari su tutta la riviera Emilia Romagnola premia la grande professionalità degli operatori e la voglia di mare e di normalità dei nostri concittadini. CNA ha creduto da subito in questo obiettivo, ha fatto pressione sulle istituzioni, ha dimostrato all’assessore Corsini che le condizioni per riaprire sabato ci sono, eccome. Ora il risultato è arrivato, e lo consideriamo una vittoria del buon senso, della professionalità e della CNA”.
Le linee guida per gli stabilimenti balneari
In sintesi, i protocolli con le linee guida balneari post emergenza coronavirus prevedono:
- una superficie minima a ombrellone di 12 metri quadrati (indicativamente 4 e 3 metri tra paletti degli ombrelloni e delle file);
- 1,5 metri tra le attrezzature di spiaggia, come lettini e sdrai sulla battigia;
- numerazione e assegnazione delle postazioni o degli ombrelloni;
- steward appositamente formati per accompagnare gli ospiti all’ombrellone o al lettino;
- pasti ordinati attraverso un servizio di delivery con consegna per la consumazione all’ombrellone-lettino, oppure in aree ristorazione in grado di garantire il distanziamento sociale;
- aree giochi per bambini delimitate e con un numero massimo di presenze consentite;
- servizi igienici, docce e cabine pulite e disinfettate ogni giorno e ad ogni cambio di clientela.
E poi spiagge libere con la possibilità, da parte dei Comuni, di prevedere accessi contingentati.
“Abbiamo manifestato – ha affermato il vicesindaco del Comune di Comacchio – l’estrema necessità di rivedere i protocolli sulla sicurezza, ovviamente in linea con le previsioni nazionali, per far si che il comparto dei Lidi Nord, in forte sofferenza dovuta all’erosione costiera, possa esercitare l’attività di impresa con il minor impatto negativo possibile e quindi ridurre da 12 mq a 10 mq il distanziamento tra ombrelloni.
Infine, come territorio, sosteniamo con forza la proposta che la Regione Emilia Romagna ha inoltrato al Governo, al fine di ottenere l’esonero del pagamento del canone della concessione demaniale per l’anno 2020, al pari di quanto previsto per le occupazioni di suolo pubblico cosi come indicato nell’ultimo Decreto Legge Statale”.