
Oggi l’apertura anche nel comune di Fiscaglia, ora il servizio è presente si tutto il territorio provinciale. Le informazioni utili
L’Infermiere di famiglia e di comunità (Ifec) arriva anche nel Distretto Ovest. Già operativo da dicembre 2021 con un progetto pilota partito nel Comune di Ferrara e successivamente introdotto a Mesola e Goro, questo nuovo profilo assistenziale è stato attivato anche a Bondeno dal 28 marzo e a Cento (località Reno Centese) dal 4 aprile.
Oggi, martedì 26 aprile parte anche nel Comune di Fiscaglia, località Migliaro. Gli Ifec sono dunque ora presenti su tutto il territorio provinciale.
L’Infermiere di famiglia e di comunità svolge il suo ruolo assistenziale in particolare nell’ambito dei nuclei famigliari, sia al domicilio del paziente, sia in ambulatorio o nelle strutture intermedie e di lungodegenza in cui viene ricoverato. Una modalità importante al fine di garantire la massima offerta con percorsi protetti dedicati e per mettere a frutto le potenzialità di questa nuova figura fondamentale soprattutto nell’ottica di una medicina del territorio “sempre più forte e proattiva“, che significa presa in carico più completa e a tutto tondo per l’utente. Un approccio peraltro previsto sia nel Piano Sanitario della Regione Emilia Romagna sia nel Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza (Pnrr) del Governo.
“Quella di puntare sull’Infermiere di famiglia e di comunità è una precisa scelta di politica sanitaria che va nella direzione di un’assistenza sempre più proattiva e vicina al paziente sul territorio – spiega la Direttrice generale dell’Ausl di Ferrara, dottoressa Monica Calamai -; scelta, che inoltre si addice molto bene al contesto del Ferrarese, soprattutto nelle aree più ‘rareffatte’ e periferiche. Intendiamo proseguire su questa strada con professionisti sempre più qualificati, grazie anche al nuovo master che l’Università di Ferrara sta per avviare proprio sulla figura dell’Ifec”.
Gli operatori sul campo
Il servizio funzionerà con 2 infermieri per ogni sede:
- Bondeno: Bontempi Marinella – Merighi Alina
- Reno Centese: Roversi Cinzia – Baglieri Damiano
- Migliaro: Sangiorgi Anna Chiara – Tomasi Sandra
Sedi, orari e contatti del servizio
- BONDENO: Casa della Salute / Comunità di Bondeno – via Dazio 113/A – Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18 e al sabato dalle 8 alle 14 – È possibile anche l’accesso diretto in sede, orario di apertura al pubblico dal lunedì al sabato dalle 12 alle 13 – Tel. 0532884212 – e-mail: ifc.bondeno@ausl.fe.it
- MIGLIARO: Via Matteotti 123 – Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18 e il sabato dalle 8 alle 14. È possibile anche l’accesso diretto in sede, orario di apertura al pubblico dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12 – Tel. 3381160011 – e-mail: ifc.fiscaglia@ausl.fe.it
- CENTO: Locaità Reno Cenese, via Salvi 1 – Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18 e il sabato dalle 8 alle 14. È possibile anche l’accesso diretto in sede, orario di apertura al pubblico dal lunedì al sabato dalle 12 alle 13 – Tel. 0516838531 – e-mail: ifc.renocentese@ausl.fe.it
Cosa fa l’Infermiere di Famiglia e Comunità
Per ogni paziente viene predisposto un piano assistenziale personalizzato e quindi mirato ad una presa in carico complessiva e a tutto tondo, che va dalla prevenzione, alla cura e agli aspetti riabilitativi. Il professionista lavora in stretto raccordo col servizio di assistenza domiciliare, con il medico di famiglia dell’assistito e con le altre figure professionali che lo hanno in carico. E nel dettaglio:
Valuta lo stato di salute e i bisogni dei cittadini nelle diverse fasi della vita (bambino, adolescente, adulto e anziano, famiglie e comunità). Il suo ruolo è assistenziale e in particolare nell’ambito dei nuclei famigliari, sia al domicilio del paziente, sia in ambulatorio o nelle strutture intermedie e di lungodegenza in cui viene ricoverato.
- Valuta i fattori di rischio presenti sul territorio informando ed educando i cittadini, le famiglie e la collettività, promuovendo interventi di prevenzione, incentivando miglioramenti degli stili di vita e correggendo i comportamenti sbagliati;
- Supporta le famiglie in difficoltà ad individuare rapidamente eventuali problemi sanitari o sociosanitari per collaborare alla loro risoluzione;
- Facilita l’integrazione tra gli ospedali e i Servizi territoriali per dare una risposta appropriata ai bisogni di salute dell’individuo della famiglia e della comunità;
- Collabora con tutti i Servizi dedicati alle persone: sanitari, sociali, associazioni di volontariato e di tutela dei cittadini ed enti locali facilitando i percorsi di integrazione e mettendo al centro dell’azione il cittadino.
- È presente nel processo di educazione sanitaria per il potenziamento delle autonomie dei cittadini, dei loro familiari e dei loro caregiver, per offrire supporto e sostegno affinché riescano a trovare soluzioni ai loro problemi.
Come si attiva il servizio
Il servizio può essere attivato direttamente dal cittadino, dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta, tramite accesso diretto in ambulatorio, e-mail e contatto telefonico.
Per ulteriori informazioni su servizi offerti, modalità di attivazione, orari e contatti, è possibile trovare qui le informazioni.