
Incidenza a 2.291 casi ogni 100mila abitanti. I dati aggiornati su casi positivi, ospedalizzazioni, situazione posti letto e terapie intensive nella provincia di Ferrara
Numeri altissimi dei contagi da Covid-19 in provincia di Ferrara: la crescita dei casi è costante, con l’incidenza arrivata a 2.291 casi ogni 100mila abitanti e un numero di positivi attivi a 13.370 (dato aggiornato questa mattina, 11 gennaio 2022). Dalla settimana scorsa, inoltre, si ha certezza della presenza di Omicron anche nel nostro territorio visto che la variante è stata individuata mercoledì scorso per la prima volta in campioni inviati per il sequenziamento, da Ferrara.
“Sono numeri molto alti – ha messo in evidenza la direttrice generale Ausl Monica Calamai nell’ultima puntata del format web settimanale a cura di Ausl Fe, Salute Focus Ferrara – ma è importante sottolineare che del totale dei positivi 13.099 sono isolati a domicilio, il 92% (12.315) è asintomatico. Solo il 2% è ospedalizzato e – ha ribadito nuovamente anche la direttrice Calamai – è grazie alla vaccinazione che lo scenario che abbiamo è diverso da quelli passati. In totale sono 271 le persone ricoverate nei 3 ospedali che accolgono pazienti Covid della provincia, di questi 20 sono in terapia intensiva. Vorrei sottolineare che gli 11 pazienti ricoverati tra terapia intensiva e semintensiva dell’Ospedale del Delta sono tutti non vaccinati”.
Importante lo sforzo per gestire sul territorio i pazienti sintomatici tra Cra Covid (posti aumentati a 40 entro la settimana) e Hotel Astra (anche qui posti ampliati a 40). Infine il lavoro delle Usca che stanno seguendo a domicilio 702 persone.
“Stiamo facendo tutto questo per evitare di erodere ulteriori posti letto nella rete ospedaliera – ha ribadito la DG Ausl – a quei ricoveri e prestazioni che non sono Covid”.
Basta d’altronde guardare il dato degli accessi ai Pronto Soccorso dei presidi Ausl per capire come la sanità Non Covid non possa essere fermata o ridotta. “Gli accessi per motivazioni legate al Covid nei nostri Pronto Soccorso sono tra il 16 e il 31% del totale – ha detto Calamai – e non sono più la prevalenza”.