
Fabbri, in qualità di presidente del Ctss, ha sollecitato Ausl e Azienda Ospedaliera affinché le procedure siano più efficienti, in particolare per bambini e scuole
“È urgente migliorare e velocizzare le procedure di tracciamento per chi è stato a contatto con un positivo ed è fondamentale garantire alle famiglie un sostegno efficace nella gestione dei bambini che sono costretti alla quarantena o all’isolamento“. Su questi due aspetti Alan Fabbri, Presidente della Conferenza Territoriale Socio Sanitaria e sindaco di Ferrara, chiede un impegno immediato alla dirigenza di Ausl e Azienda Ospedaliera di Ferrara: “si tratta di criticità che pesano sui cittadini in un momento già molto complesso e che vanno risolte velocemente impegnando le risorse necessarie per assumere e formare subito figure professionali adeguate“.
Fabbri è intervenuto ieri, 21 dicembre 2021, nella seduta dedicata all’aggiornamento sulla situazione pandemica da Covid-19.
“Tracciare velocemente chi è stato a contatto con un positivo assicura una minore diffusione del virus e contiene il contagio, allo stesso modo garantire la rapidità dei tamponi molecolari dedicati all’ambito della scuola fa in modo che i genitori possano gestire meglio i periodi di isolamento o di quarantena dei bambini, anche in termini lavorativi. È fondamentale in momenti complessi come quelli che stiamo attraversando garantire ai cittadini la possibilità di organizzarsi per ridurre le conseguenze economiche e familiari dell’emergenza sanitaria. E se per farlo è necessario assumere più personale chiedo che questo venga fatto con la massima urgenza anche per prevenire un peggioramento della situazione nelle prossime settimane“.
“Ricevo, infatti, purtroppo – ha aggiunto Fabbri –, molte segnalazione dai cittadini che lamentano ritardi nel tracciamento dopo un contatto con un positivo e molte famiglie mi segnalano una disorganizzazione nella gestione dei bimbi in isolamento per un positivo in classe. A mettere in difficoltà i genitori, per esempio, è spesso il tempo eccessivo che passa tra il primo tampone rapido che segnala una positività e porta la classe in isolamento e il tampone molecolare di conferma: in quei giorni di attesa infatti i genitori che non possono mandare i bambini a scuola, non possono nemmeno usufruire dell’esenzione dal lavoro e questo causa gravi difficoltà. Allo stesso tempo molti genitori lamentano di essere lasciati a sé stessi nella gestione della fase di rientro a scuola per i bimbi che hanno superato la malattia senza indicazioni su quando e come fare i tamponi. Per questo – ha concluso il presidente del CTSS – è assolutamente necessario rafforzare il personale dedicato a questi aspetti, anche in vista delle prossime settimane che difficilmente vedranno risolversi l’incremento dei numeri che purtroppo stiamo registrando in questi giorni“.