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Ora, a seguito della segnalazione dei servizi sociali, i senza fissa dimora potranno iscriversi alle liste Ausl e avere un medico di base di propria fiducia, prenotare esami e visite specialistiche

L’Assemblea Legislativa regionale ha approvato all’unanimità la legge che riconosce alle persone senza fissa dimora il diritto al medico di base. “Si tratta della prima legge in Italia che garantisce il diritto alla salute per le persone senza dimora. Una legge di civiltà targata Partito Democratico visto che l’ha presentata il collega Antonio Mumolo e che ha trovato il sostegno mio e di tante colleghe e colleghi consiglieri Pd. Il voto favorevole di tutto il Consiglio regionale ne dimostra la bontà” commenta Marcella Zappaterra, capogruppo Pd in Assemblea Legislativa.

Prima di questo passaggio, ai senza fissa dimora era precluso il diritto ad avere un medico di riferimento e ad accedere a visite e prestazioni del sistema sanitario: l’unica via era l’accesso al Pronto Soccorso – segnala Zappaterra –. Il diritto all’assistenza sanitaria non era quindi riconosciuto a chi, per ragioni economiche o sociali non può avere un tetto sulla testa. Si trattava da un lato di un’ingiustizia, dall’altro di un pericolo per la tutela collettiva della salute, dall’altro anche di un costo visto che ogni singolo accesso al Pronto soccorso comporta per ogni singolo utente una spesa per l’erario da 150 a 400 euro, mentre il medico di base costa meno di 100 euro all’anno a persona”.

“Ora, grazie alla nuova legge dell’Emilia-Romagna, a seguito della segnalazione dei servizi sociali, i senza fissa dimora potranno iscriversi alle liste Ausl e avere un medico di base di propria fiducia, prenotare esami e visite specialistiche. Una novità che anche dai medici di medicina generale è stata accolta con assoluto favore” richiama in conclusione la consigliera regionale e capogruppo Pd.