emilia romagna arancione

Rt a 1,05 (dato nazionale a 0,99): da domenica chiusi bar e ristoranti. Il presidente Bonaccini propone una zona unica nazionale con maggiori restrizioni per qualche settimana

Il pericolo zona arancione diventa realtà per l’Emilia-Romagna, che da domenica 21 febbraio tornerà zona arancione insieme a Campania e Molise. Manca solo la firma sul decreto da parte del Ministro della salute, Roberto Speranza, ma i dati forniti dall’Istituto superiore di sanità hanno evidenziato un indice Rt che ha superato la fatidica quota di 1 e si è assestato a 1,05 (mentre il dato nazionale resta in bilico a 0,99). Da domenica, quindi, e per almeno due settimane, bar e ristoranti dovranno tornare chiusi.

L’intervento del presidente Bonaccini

Dopo i dubbi già espressi dall’assessore Donini sul sistema dei colori, ieri sera, durante il suo intervento alla trasmissione Piazza Pulita, su La7, il Presidente della Regione, Stefano Bonaccini, aveva rincarato la dose sostenendo come “il governo dovrebbe porsi questa domanda: non conviene forse due o tre settimane non dico di lockdown totale come l’abbiamo conosciuto, ma magari un arancione? E’ una domanda che dovremo farci nelle prossime ore”.

Le limitazioni della “zona arancione”

  • Spostamenti. Oltre al divieto di circolazione dalle 22 alle 5 del giorno successivo (salvo comprovati motivi di lavoro, studio, necessità e salute) e al divieto di spostarsi tra regioni o province autonome, vige il divieto di spostamento da un Comune a un altro, sempre salvo comprovati motivi di lavoro, studio, necessità e salute (soltanto per le giornate del 9 e 10 gennaio è prevista la deroga che consente gli spostamenti dai piccoli comuni – fino a 5mila abitanti – in un raggio di 30 chilometri, senza poter andare nei comuni capoluogo di provincia).
  • Servizi di ristorazione. Chiusi bar e ristoranti 7 giorni su 7: l’asporto è consentito fino alle 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni.
  • Negozi. Negozi aperti, ma nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali e altre strutture ad essi assimilabili, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi ed edicole.
  • Teatri e musei. Restano sospesi gli spettacoli e le mostre aperti al pubblico in teatri, sale da concerto, musei.
  • Palestre. Rimane valido anche lo stop alle attività di palestre e centri benessere.
  • Smart working. Raccomandazione al più ampio uso dello smart working per le attività lavorative e professionali, sia nel privato sia nel pubblico impiego.

Tutte le misure previste in fascia arancione sul sito:  https://www.regione.emilia-romagna.it/coronavirus