
Il movimento si unisce alla Rete per la Giustizia Climatica che, insieme, scenderanno in Piazza Castello venerdì 21 maggio per partecipare uniti alla manifestazione “Ci siamo rotti i polmoni”, organizzata contro l’aumento dei rifiuti bruciati nel nostro inceneritore
Le Sardine ferraresi sono preoccupate per il futuro ambientale di Ferrara e si schierano dalla parte dei cittadini: seguendo l’esempio della Rete per la Giustizia Climatica scenderanno in Piazza Castello, venerdì prossimo, alle 17.30, per partecipare uniti alla manifestazione “Ci siamo rotti i polmoni”, organizzata contro l’aumento dei rifiuti bruciati nel nostro inceneritore.
“Perché la giunta leghista ha avvallato la decisione di aumentare lo smaltimento di scorie provenienti anche da altre regioni, oltre le 50mila tonnellate prodotte dalla nostra provincia, secondo l’accordo stipulato tra Comune ed Hera? Per quale possibile introito?“, si chiedono le Sardine di Ferrara.
Invece di accrescere i rifiuti da infornare nel termovalorizzatore, peggiorando la qualità dell’aria di un’area geografica con alcuni tassi d’incidenza tumorale inferiori solo a Taranto, andrebbe ottimizzato il sistema della raccolta differenziata e del riciclo plastico, nonché incentivata una filiera occupazionale basata sul riutilizzo dei materiali e dello zero spreco.
Il gruppo si concentra poi sul tema della comunicazione politica e della mancanza di essa intorno a un tema tanto centrale. “Per mesi non è stato comunicato alcunché ai cittadini, costretti a subire un progetto che per il profitto di pochi calpesta la salute di tutti, specialmente dei nostri figli. Eppure la Lega spende centinaia di migliaia di euro l’anno in comunicazione, ma decide di omettere una presa di posizione cruciale, che nulla ha a che vedere con la straordinarietà presentatasi in occasione dello smaltimento eccezionale dei rifiuti pugliesi di qualche anno fa. Un’occasione, quest’ultima, favorevole per l’attacco della Lega con a capo Salvini, che nel 2014 si presentò in loco per pura propaganda. E proprio Fabbri allora si espresse così: «Diciamo no a questa vergogna». Sono altrettanto vergognose, a nostro avviso, la falsa retorica e la grave omissione del Sindaco e del suo entourage“.
“Non è da tralasciare – continuano le Sardine – la leva contrattuale che il Sindaco sta sprecando: in qualità di presidente Atersir ed essendo Hera in proroga sulla gestione del servizio, Fabbri potrebbe pretendere dalla s.p.a. dei comportamenti più benefici, rinunciando alla logica del profitto industriale a favore della nostra salute“.
“Parimenti, sono insufficienti e sconcertanti le giustificazioni dell’assessore all’ambiente Alessandro Balboni che si è rintanato pubblicamente dietro la conferenza dei servizi e ha sventolato tecnicismi prodotti, non a caso, dagli uffici di Hera in totale controtendenza con le esigenze ecologiche del nostro territorio. Non c’è alcun decreto che abbia obbligato il Comune ad assecondare la multiutility. La nostra salute non deve essere frutto di un compromesso, per di più essendo la prima città in Italia per la raccolta differenziata e grazie agli sforzi dei ferraresi – concludono –. L’assessore Balboni, che sui social ci ha sommerso di foto in tenuta Plastic Free, strumentalizzando l’impegno e l’entusiasmo di decine di volenterosi, ci ha preso in giro? Che senso ha siglare protocolli d’intesa coi cittadini, se poi non coinvolge l’opinione pubblica su scelte fondamentali? Le apparenze con il sacco nero in mano e i guanti non bastano più, sono figlie dell’opportunismo e di un politicare vecchio stampo che finge di ascoltare le persone per poi favorire le carriere dei singoli. E i loro privilegi”.