
Zappaterra: “Assurdo che il Comune abbia cercato di far passare tutto in sordina, a Ferrara si va in controtendenza rispetto alla programmazione regionale”
L’impianto di termovalorizzazione Hera di Cassana potrà operare a pieno regime, bruciando 142mila tonnellate di rifiuti all’anno: 12.000 in più rispetto all’autorizzazione. “L’azienda era disponibile al confronto per rivedere gli accordi con Arpae ed il Comune, ma il Comune stesso, al quale spettava l’onere di attivarsi in tal senso, ha rinunciato al confronto dando subito l’assenso e cercando di far passare tutto in sordina”, afferma Marcella Zappaterra, Consigliera e Capogruppo Pd all’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna.
“La comunicazione di Hera, infatti, era pervenuta al Comune che non ha voluto o saputo opporsi a questa decisione – legittima ma discutibile – senza che altri enti ne fossero informati debitamente e per tempo. Ora ci troviamo davanti al fatto compiuto perché chi poteva e doveva opporsi ha fallito“.
“Uno sgarbo ai ferraresi che da anni si impegnano e fanno registrare una delle percentuali di raccolta differenziata più alte – addirittura l’86,2% nel 2020 – in Emilia-Romagna e in Italia. La Regione, con il piano in scadenza e il documento strategico per la programmazione futura ha fatto una scelta chiara a favore dell’economia circolare, puntando a riuso, riciclo e riduzione della produzione di rifiuti. Se chi fa bene, come i ferraresi, viene penalizzato, significa che è mal rappresentato dalle istituzioni che ne dovrebbero difendere gli interessi“.