Domani, venerdì 6 novembre, lo sciopero del personale comunale, la manifestazione in Piazza Municipale dalle ore 10 alle 12

In programma per domani, venerdì 6 novembre, lo sciopero generale dei lavoratori e delle lavoratrici del Comune di Ferrara. In occasione dello sciopero avrà inoltre luogo la manifestazione, dalle ore 10 alle 12, in Piazza Municipale.

Lo sciopero generale di domani, comunicano i sindacati, arriva come decisione drastica alla fine di un percorso di trattativa iniziato circa 15 mesi con l’amministrazione comunale di Ferrara. Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno infatti, in questo lungo periodo e con un continuo confronto coi dipendenti, avanzato proposte per migliorare i servizi e la condizione di lavoro negli uffici pubblici afferenti al Comune.

Le sigle sindacali ricordano infatti che “questo confronto è partito da una premessa uscita dalla bocca dello stesso sindaco, il giorno dopo la sua elezione dichiarava di voler ‘modernizzare e innovare la macchina amministrativa’, ma passare dalle parole ai fatti non è poi quello che ha fatto il primo cittadino”.

Infatti – continuano i sindacati –, a febbraio 2020 ci era stata comunicata la quantità economica utile per le assunzioni del personale: dopo dieci anni di blocco, l’ente ha la possibilità di usufruire di circa 2.9 milioni di euro da investire sull’assunzione di dipendenti. La scelta è stata però diversa e solo la metà di quelle risorse stanziate è stata impiegata e così, su 84 cessazioni avvenute nell’anno in corso, sono corrisposte solo 29 assunzione. E la formazione? Non pervenuta”.

Con lo sciopero organizzato domani, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl vogliono porre in luce la questione che il piano per il fabbisogno del personale del Comune di Ferrara, fatto di ben 29 assunzione, non copre neanche la metà dei pensionamenti. I sindacati inoltre sollevano la questione della possibile esternalizzazione delle scuole dell’infanzia (ipotesi ventilata a metà settembre in merito alle scuole Mongolfiera e Gobetti e poi ritirata con un dietrofront, ma di cui Fabbri non ha smentito un’esternalizzazione futura): “i servizi pubblici devono rimanere a gestione diretta. Abbiamo chiesto la stabilizzazione di tutto il personale precario ad oggi in servizio in Comune, ma la risposta dell’amministrazione è stata la dichiarata volontà di esternalizzare biblioteche e scuole”.

Fra i motivi dello sciopero generale del personale vi è anche il tema della formazione: “i dipendenti pubblici hanno bisogno di acquisire nuove e maggiore competenze. In un mondo che cambia di continuo la formazione diventa fondamentale e ad oggi non ci è stato presentato nessun piano formativo”. Vi è inoltre l’attenzione ai mancati investimenti nella Polizia Locale: “Sono solo 9 gli agenti assunti, sui circa 40 che servirebbero per una reale nuova organizzazione del Corpo” e fra le richieste vi è inoltre “un adeguato investimento formativo, con la massa vestiaria adeguata, con un percorso codificato per gli obiettori di coscienza, soprattutto con l’applicazione della riduzione a 35 ore per il personale turnista”.

I sindacati promotori dello sciopero hanno chiesto all’amministrazione, “proprio perché siamo servizi pubblici”, di devolvere l’intero importo della mancata retribuzione del personale in sciopero ai reparti speciali ‘Covid’ sia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cona che dell’AUSL di Ferrara.