Da Palazzo Bellini ai nuovi interventi al ricettivo: botta e risposta tra opposizione e sindaco

Botta e risposta tra i gruppi di opposizione in consiglio comunale a Comacchio e il sindaco Marco Fabbri, che hanno tra l’altro commentato ciò che è successo nell’ultima seduta del consiglio. “Possiamo considerarlo – dicono gli esponenti di opposizione – senza possibilità di smentita, come l’ultimo atto della mancanza di rispetto istituzionale che l’amministrazione comunale ha ripetutamente nei confronti dei partiti di opposizione e di quanti, a vari livelli, non siano in linea con il dogma grillino.

Con l’aggravante che, dopo il nostro allontanamento dall’aula, è venuto meno il numero legale necessario per la continuazione della seduta, confermato in seguito dal Segretario Comunale, non prima d’aver assistito al recupero in zona cesarini del grillino mancante.

Avevamo chiesto un consiglio straordinario monotematico, nel rispetto delle 3.000 firme, una in più o una in meno tra quelle del comitato di piazza e quelle raccolte dai partiti, unite per avere risposte chiare e precise in merito alla destinazione di Palazzo Bellini”. I consiglieri parlano anche di “sgarbi istituzionali” sui social, mentre ribadiscono la volontà di confrontarsi su tutto. “Non accettiamo più le sviolinate sulla democrazia partecipata su cui cala l’ombra lunga dell’arroganza, mal celata dietro al regolamento del peso ponderato di ognuno di noi!”.

 

Il sindaco risponde, anche alle prese di posizione di altri esponenti politici. “Sulle ragioni della scelta di procedere con una sola seduta, preme sottolineare come un consiglio abbia dei costi fissi – precisa Fabbri-, che variano da  700 a mille euro. Ci sono circostanze nelle quali non è possibile evitare sedute ravvicinate, ma in questo caso non aveva proprio senso. Si sarebbero dovuti convocare due consigli a distanza di un giorno, il primo sugli spostamenti di Palazzo Bellini e il secondo sui tre punti già oggetto di rinvio, proprio su richiesta dell’opposizione nel corso del consiglio del 25/8 us. Il tempo c’era e si sarebbe potuto discutere anche fino a tarda notte così come si è verificato nelle precedenti amministrazioni”.  Sulle accuse di scarsa cultura politica e di mancato rispetto verso la minoranza, il sindaco rileva che “l’opposizione si scopre ora paladina della cultura e dell’istruzione. Peccato che durante il consiglio comunale dedicato al nascente museo del territorio e durante le commissioni alcuni consiglieri fossero assenti o fossero usciti dall’aula, proprio durante la presentazione di tale punto. Di rado esponenti della minoranza su sono fatti vedere ad aperture di rassegne ed eventi culturali, assenza del resto registrata anche all’inaugurazione della mostra dedicata al grande Nicola Sebastio.”  “Non corrisponde al vero”- continua Fabbri – l’affermazione secondo la quale il piano di stazione del Parco abbia conferito una nuova edificabilità di 190 ettari, né tanto meno vanno in questa direzione le delibere approvate dal consiglio l’11 settembre u.s.  Al contrario semmai – commenta il Sindaco -, il saldo per chi vuole ampliare strutture ricettive o realizzarne di nuove dovrà essere pari a zero, ovvero dovranno essere utilizzate volumetrie “spostandole” ove necessario. Semplificando: chi vuole ampliare il proprio campeggio, dovrà utilizzare volumi previsti in altre aree (es. residenziale, produttivo..).” Infine il Sindaco Fabbri torna sulla decisione della minoranza di abbandonare l’aula.  ”L’uscita dall’aula dei consiglieri di opposizione  è la dimostrazione di come la questione Palazzo Bellini sia stata una battaglia costruita su congetture strumentali – commenta il Sindaco -. Nel momento in cui non si hanno contenuti meglio uscire e cercare pretestuosamente motivazioni di metodo. Perché non discutere portando avanti le proprie ragioni piuttosto che uscire alla fine in segno di protesta?” In merito alla nota stampa di Gabriella Meo, consigliera regionale dei Verdi, il primo cittadino sottolinea che  ”elenca progetti non più attuali e riferiti a precedenti amministrazioni, segno che non conosce quello che si sta discutendo a Comacchio”.