
Dalla mezzanotte allerta arancio per criticità idraulica e gialla per vento
Dalla mezzanotte di oggi e per tutta la giornata di domani, martedì 16 aprile 2023, e fino alla mezzanotte del 17 maggio, è attiva nel territorio della provincia di Ferrara l’allerta meteo numero 61/2023, per criticità idraulica (allerta arancione) e per vento (livello di criticità giallo), emessa dall’Agenzia regionale di protezione civile e da Arpae Emilia-Romagna.
Dalle prime ore di martedì 16 maggio un intenso vortice depressionario presente sull’Italia centrale determinerà precipitazioni diffuse e persistenti di moderata intensità su tutta la regione, dove potranno verificarsi cumulate di pioggia abbondanti. Si prevedono piene con interessamento delle zone golenali e degli argini su tutti i corsi d’acqua del settore centro orientale. Sugli affluenti di Reno si prevedono colmi di piena prossimi ai franchi arginali e ai massimi storici registrati. Saranno inoltre possibili significativi innalzamenti dei livelli idrometrici sul reticolo idrografico minore, con associati fenomeni di erosione spondale e possibili inondazioni delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombature, restringimenti, etc.) e difficoltà di smaltimento delle acque della rete di bonifica. È inoltre previsto un aumento della ventilazione nord-orientale con venti che sul settore orientale della regione raggiungeranno intensità di burrasca moderata (62-74 km/h).
L’allerta completa si può consultare sul portale Allerta meteo Emilia-Romagna (https://allertameteo.regione.emilia-romagna.it/) e anche attraverso twitter (@AllertaMeteoRER); sul portale sono presenti anche molti altri materiali di approfondimento, tra i quali le indicazioni su cosa fare prima, durante e dopo le allerte meteo, nella sezione “Informati e preparati”. Queste le misure di autoprotezione del Comune di Ferrara.
In Regione
Dalla mezzanotte di oggi,e per tutta la giornata di domani, martedì 16 maggio, scatta l’allarme meteo in Emilia-Romagna. In particolare: allerta rossa per criticità idrauliche e idrogeologiche su montagna e collina emiliana centrale; pianura modenese; pianura, collina e montagna bolognese; pianura, collina, montagna e Costa romagnola. Allerta arancione per: montagna e collina piacentina e parmense; pianura reggiana; pianura e Costa ferrarese.
Secondo i tecnici, siamo di fronte ad una situazione nella quale si sommano appunto due rischi: quello idraulico e quello idrogeologico.
Le prime precipitazioni sono previste dunque dalla mezzanotte, a partire dalla Romagna. Si estenderanno poi nella mattinata di domani al resto della regione.
È prevista la cumulata fino a 100 mm di pioggia sui rilievi romagnoli; interessati anche l’Appennino nella fascia collinare nella zona bolognese, forlivese-cesenate, ravennate e modenese, con valori tra i 60 e i 70 mm d’acqua in media areale. Oltre a quello reggiano con quantitativi inferiori. Le precipitazioni continueranno fino a mercoledì 17. Nell’intero arco delle 48 ore è previsto l’accumulo medio complessivo di circa 150 mm di pioggia.
Rispetto ai fiumi, sui bacini Romagnoli e affluenti di Reno sono attesi colmi di piena vicini ai franchi arginali e ai massimi storici registrati. Livelli prossimi alla soglia 3 sono attesi anche su altri fiumi nella pianura modenese.
Saranno inoltre possibili significativi innalzamenti sul reticolo idrografico minore, con fenomeni di erosione spondale e possibili inondazioni delle aree limitrofe. Previsti anche dissesti diffusi su tutto il territorio collinare e montano, numerosi ed estesi nel settore centro-orientale.
Il vortice depressionario determinerà anche mare molto mosso sulla Costa, che potrà generare localizzati fenomeni di ingressione marina ed erosione del litorale. Venti forti sui rilievi e sul settore orientale della regione, in particolare sui crinali appenninici emiliani.
Rispetto a quanto accaduto a inizio mese, il quadro appare più complesso per l’attesa di temporali e dell’innalzamento del livello del mare, che potrebbe comportare maggiori difficoltà del deflusso delle acque dei fiumi. Sono previste situazione di particolare criticità per le zone rese già fragili per dalle precedenti frane e allagamenti.
L’incontro con i sindaci, le indicazioni ai cittadini
Stamattina si è svolto un incontro con l’Unità di crisi nazionale, alla presenza delle Prefetture di Bologna, Modena, Forlì-Cesena e Ravenna e, a seguire, un incontro con i presidenti delle Province e dei sindaci dei Comuni capoluogo. Si è condivisa la possibilità che, nelle aree interessate dall’allerta rossa, possa essere prevista dai sindaci, per la giornata di domani, la chiusura delle scuole e delle strade più a rischio, a partire da quelle in prossimità degli argini e delle aree franose.
L’invito, ai cittadini, è di evitare al massimo gli spostamenti e di ricorrere, dove possibile, allo smart working.
Ulteriori informazioni verranno comunicate dalla vicepresidente della Regione, Irene Priolo, che incontrerà la stampa oggi alle 14.30 al Cor (Centro operativo regionale) in viale Silvani 6, a Bologna.
Già attivata la possibilità di avere, a partire da oggi, colonne mobili nazionali in ambiti strategici per garantire l’immediata operatività in caso di necessità.
Sono state dislocate nel frattempo unità di rinforzo nei comuni di montagna dove si sono verificate frane ed evacuazioni, in modo da garantire supporto organizzativo.
Temporali, vento e mareggiate: più eventi meteo combinati su un territorio già fragile
Un invito a tutta la popolazione dell’Emilia-Romagna ad essere vigile. Perché, in questo momento, “abbiamo molte fragilità sul nostro territorio, con una pioggia che non ci abbandona ormai da dieci giorni e che tornerà a cadere dalla mezzanotte di oggi. Questo non vuole essere un procurato allarme, ma un invito ad essere attenti. Ognuno deve essere responsabile e fare la propria parte”.
Queste le parole di Irene Priolo, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna con delega alla Protezione civile, nell’incontro di oggi pomeriggio con la stampa nella sede del Centro operativo regionale a Bologna, in viale Silvani. Con lei, Sandro Nanni, responsabile di struttura Idro-Meteo-Clima di Arpae, e Rita Nicolini, direttore dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile.
L’allerta rossa emessa dalla mezzanotte di oggi, per criticità idrica e idrogeologica, e per tutta la giornata di domani, coinvolgerà un areale molto ampio, con una combinazione meteo un po’ diversa da quella del 2 e 3 maggio.
Allora, ha ricordato la vicepresidente, si era trattato di un “evento stau”; domani invece sono previsti anche rovesci di carattere temporalesco, vento e mareggiate. Sono attesi valori da 70 a 100 mm di pioggia in 24 ore, non distribuiti in modo omogeneo, concentrati nella prima parte della giornata. Più eventi combinati, dunque, su un territorio già fragile.
In base alla modellistica meteo, si prevede che inizi a piovere dalla Romagna (dove in collina e Appennino si sono già verificate frane), con ingrossamento dei fiumi in pianura.
Il fatto che siano previste anche mareggiate potrebbe portare ulteriori criticità soprattutto in corrispondenza dei fiumi che sfociano in mare come Lamone, Montone e Reno.
Stamani, ha ricordato Priolo, si è riunita l’Unità di crisi nazionale, con le Prefetture collegate; si riunirà nuovamente per un aggiornamento stasera alle ore 18.
“È necessario monitorare il fenomeno e capire come gestirlo a livello territoriale – ha sottolineato la vicepresidente –. Abbiamo consigliato la chiusura delle scuole, soprattutto in montagna; i sindaci si stanno riunendo, alcuni hanno già deciso. Stiamo portando avanti un’interlocuzione con l’Ufficio scolastico regionale: sconsigliamo gite in entrata e in uscita dalle zone di allerta rossa, a breve verrà emessa una circolare. Allo stesso modo, abbiamo consigliato di chiudere, in via cautelativa, strade e ponti nei pressi di fiumi e zone a rischio idrogeologico”.
“Non vogliamo drammatizzare- ha concluso Priolo-, ma essere vigili: meglio una precauzione prima che un rimorso dopo”.
I consigli
L’invito a tutta la popolazione è di muoversi poco; non andare negli scantinati ma restare ai piani superiori; non spostare le automobili dopo che la pioggia ha iniziato a cadere, farlo possibilmente entro la mezzanotte di oggi. Il consiglio è di ricorrere allo smartworking, dove possibile, in accordo con i datori di lavoro.
A fronte dell’allerta è stato attivato un presidio organizzativo molto ampio. Sono state individuate postazioni dove ospitare uomini e mezzi, per essere subito operativi in caso di necessità e vicini ai luoghi più sotto osservazione.
Sono già attivate anche le colonne mobili della Protezione civile dell’Emilia-Romagna, del Veneto, del Friuli, della Provincia autonoma di Trento e delle associazioni nazionali, che saranno dislocate rispettivamente al Cup di Marzaglia (Mo), al Cup di Forlì, al magazzino della Protezione civile di Calderara di Reno (Bo) e a Faenza (Ra). In arrivo anche funzionari dalla Regione Toscana e dalla Calabria.