
Lunedì 15 agosto 2022 nei giardini sotto al Grattacielo con ingresso gratuito
Il concerto dei Nomadi si terrà lunedì 15 agosto 2022 alle 21 parco Marco Coletta, ai piedi del Grattacielo di Ferrara, con ingresso gratuito fino a esaurimento della capienza consentita (2mila complessivi, infoline 0532 210444).
L’iniziativa è stata illustrata nei giorni scorsi e, all’incontro nella residenza municipale, era presente anche il musicista e cofondatore del gruppo Beppe Carletti. “Anche chi, dei Nomadi, conosce solo Io vagamondo – ha detto Carletti – avrà il modo di scoprire dei Nomadi che difficilmente conosce. Abbiamo inciso 360 canzoni e con orgoglio posso dire che, di banale, non c’è niente nei nostri testi. Il nostro è un pubblico trasversale, si parte dai ragazzi (non dai ragazzini chiaramente) e, dai ventenni e trentenni in su, ci stanno tutti. Il programma della serata partirà dalle canzoni dell’ultimo album Solo esseri umani. Valori, amore, vita, tra le quali ci sarà anche quella dedicata al fondatore del gruppo Augusto Daolio intitolata Il segno del fuoriclasse, con un excursus su tutta la nostra storia. Il fatto di essere nel cuore della città è davvero bello, complimenti a voi che state facendo delle cose veramente importanti per la vostra città e per valorizzare questo parco, che mi hanno detto che era un po’ al degrado, come succede a tanti parchi se non vengono curati. Avete dato una nuova vita al parco e questo vi fa grande onore“. “Il concerto dei Nomadi sarà l’evento dell’estate nella zona Giardino, Arianuova e Doro“, ha sottolineato il vicesindaco Lodi.
“Quando ci hanno proposto Ferrara abbiamo detto subito sì, è una città d’arte che ‘invidio’ un po’ ai ferraresi, la città è bellissima, ospita già (a palazzina Marfisa d’Este) la mostra dedicata alle opere di Augusto, che hanno ricevuto – con mio grandissimo piacere – le parole di apprezzamento di Vittorio Sgarbi: sentire parlare un maestro della storia dell’arte come lui, e sentirgli esprimere parole stupende per l’arte di Augusto, mi ha commosso“, ha continuato Beppe Carletti. Carletti ha poi ricordato i quasi 60 anni di storia del gruppo (“un traguardo che mai avrei pensato, è andato tutto bene nonostante tutto quanto ci è accaduto lungo il cammino“), nel segno di Daolio: “Ci ha legato un’amicizia trentennale. E il palco. Auguro ai giovani di poter trovare un compagno di viaggio come lui. Augusto ha sempre pensato che fossimo una famiglia. Solo così si va avanti e si costruiscono storie importanti, senza personalismi, stando uniti, con le persone, come piace a noi. Noi siamo il nostro pubblico, non ci sentiamo altro solo perché stiamo su un palco. L’obiettivo è lasciare un bel segno, regalare messaggi di speranza (e anche Dio è morto è una canzone di speranza), mettere le parole nella musica giusta, affinché arrivi al cuore“.