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Anche ieri ne sono state raccolte una cinquantina di tonnellate

“Mentre ministero e regioni stanno lavorando per identificare le aree colpite da questo flagello, emergono con drammatica crudezza i numeri di un’invasione senza precedenti, dichiara Paolo Tiozzo, co-presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Pesca.”
I primi stanziamenti serviranno a lenire un po’ una situazione che di ora in ora è sempre più allucinante.

Nel Polesine e in tutta la sacca di Goro è a rischio un’intera comunità di pescatori.

“Occorre concentrare ogni sforzo sull’emergenza i cui effetti sociali ed economici esploderanno a breve, prosegue Tiozzo.”
Parliamo di oltre un centinaio di milioni di euro che anziché far campare interi nuclei familiari per i prossimi 12/24 mesi hanno arricchito soltanto le fauci di questo croataceo killer.
“Per questo, più che pensare alla ristorazione o a come cucinare questa piaga, occorre attivare ogni canale istituzionale che consenta di far sopravvivere queste zone, ribadisce Tiozzo.”

“Signori, qui è davvero finita!” Queste le parole che risuonano in queste ore quando parliamo del dramma del granchio blu!
È necessario quindi dichiarare lo “stato di emergenza”; in questo senso l’Alleanza delle Cooperative Italiane si appella ai ministri Lollobrigida e Musumeci, ai governatori Bonacini e Zaia, agli assessori Corazzari e Mammi affinché si alzi il livello di attenzione politico ed istituzionale.

“Occorrerà poi cominciare a pensare di congelare il pagamento di tasse, contributi, rate di mutui e quant’altro gravi su cooperative, imprese, lavoratrici, lavoratori e famiglie che dovranno affrontare un tunnel la cui lunghezza nessuno può prevedere, conclude Paolo Tiozzo”.