
Il progetto rappresenta la parte finale di un percorso iniziato nel 2020
Si è svolto il 13 Luglio 2023, presso la sala San Lorenzo del centro culturale Cappuccini di Argenta, l’incontro di partenariato del progetto ECOLAB 2, che vede come capofila l’Unione Valli e Delizie.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco Andrea Baldini, ha introdotto i lavori Leonardo Fiorentini, presidente del Consiglio Comunale di Argenta, riepilogando i contenuti e gli obiettivi del progetto ECOLAB 2, il cui scopo è quello di creare le condizioni utili per l’insediamento sul territorio di un’azienda che reimpieghi gli scarti della filiera agroalimentare argentana per costruire nuove materie prime ad alto valore aggiunto e di alto valore economico.
Il progetto rappresenta la parte finale di un percorso iniziato nel 2020 assieme alle più importanti imprese dell’agroalimentare locale. Grazie a tre finanziamenti della Regione Emilia-Romagna, per un totale di oltre 140.000 euro, il Comune di Argenta e poi l’unione Valli e Delizie ha istituito un partenariato che vede coinvolte le sigle sindacali e datoriali, la Camera di Commercio, il CFR e il clustER dell’agro-food della Regione: sono state avviate ricerche uniche poi esportate negli Stati Uniti e in Germania, svolte dalle Università di Ferrara e di Parma con cui i sono definite prima le rese degli scarti per rispondere a domande come: dalla crusca del grano coltivato ad Argenta si può ricavare nuova materia prima. La risposta, positiva, giunge dall’Università di Ferrara, con rese fino al 77%.
Attraverso processi nuovi e segretati si ottiene nuova materia prima da impiegare nell’industria cosmetica in particolare con rese economiche fino a ottocento volte il valore attuale. L’Università di Parma ha poi proceduto nelle ricerche per passare dal livello di laboratorio a quello di vera e proprio impianto pilota del valore di due milioni, su cui avviare a lavorazione alcune decine di tonnellate di scarti.
A presentare lo studio di fattibilità, realizzato con i suoi collaboratori, Giovanni Paolo Tancredi e Luca Preite, è statoil Prof. Ing. Giuseppe Vignali dell’Università di Parma. Lo studio ha voluto valutare nel dettaglio la possibilità di estrazione di principi attivi naturali tramite protocolli sostenibili per l’utilizzo nell’industria cosmetica. In particolare, lo studio ha analizzato la possibilità di valorizzare scarti di pomodoro, cous cous, quinoa e crusca per trasformarli in materie prime seconde, dando loro nuovo valore economico, e riducendo l’impatto ambientale dello smaltimento degli scarti. È stata valutata la possibilità di costruire degli impianti pilota, del valore medio di 2 milioni l’uno, per ognuno dei processi analizzati. Sono infine intervenuti, a supporto del progetto, il Prof. Manfredini (UniFe), Marco Foschini (ManagerClust-ER Agrifood) e Manuela Ratta della Regione Emilia-Romagna, per sottolineare la necessità di proseguire nel percorso, anche valutando la partecipazione a bandi regionali ed europei.
All’incontro era presente Paolo Calvano, Assessore al Bilancio della Regione Emilia-Romagna, il cui intervento ha sottolineato le politiche regionali di supporto ad enti locali e imprese nell’ottica della sostenibilità e della crescita. «Questo progetto evidenzia quanto sia importante il ruolo delle pubbliche amministrazioni, che grazie ad interventi non suscettibili di un ritorno economico profittevole, costituiscono, di fatto, l’innesco per futuri investimenti privati.
Con le nostre sovvenzioni, a cui si sono aggiunti i fondi stanziati dalla Regione, abbiamo finanziato assegni di ricerca universitari per perfezionare gli studi già realizzati dal professor Manfredini dell’Università di Parma, aumentando la conoscenza dei processi chimici e
ingegneristici che sono alla base del progetto.
ECOLAB 2 si dimostra un valido esempio di come la sinergia fra Enti Locali, Regione e singoli imprenditori, che qui hanno nell’amministrazione un interlocutore costante, sorretta dal know-how e dalla competenza specialistica, realizzi una realtà che possa contribuire veramente, e non solo a parole, alla transizione ecologica e alla creazione di ricchezza e nuovo lavoro.
Ringraziamo la Regione Emilia-Romagna e tutti i partner: ora le ricerche, che da sole le imprese non avrebbero potuto sostenere data anche l’incertezza dell’esito e l’alto costo, sono concluse; ci impegniamo a trovare il denaro per l’impianto pilota, mentre l’area di insediamento esiste e consiste nella zona logistica semplificata, la zls».
Su questo interviene Paolo Calvano che osserva: «come Regione sosteniamo la ricerca, anche in partnership pubblico-privata, con l’obiettivo che possa tradursi in nuove opportunità di impresa. Per facilitarlo, abbiamo inserito Argenta nella zls regionale: stiamo
attendendo da quasi un anno una risposta da parte del governo, visto che la zls darebbe nuove opportunità di investimento sul territorio argentano»