
Il Presidente di Confagricoltura Ferrara si dice preoccupato per quanto delineato dal decreto in vista dei risarcimenti per i danni subiti
“L’area interessata dal decreto alluvioni lascia fuori almeno il 30% del territorio della nostra regione effettivamente colpito da inondazioni, piogge torrenziali e frane. Un ‘dettaglio’ che, se confermato, rischia di mettere in difficoltà numerosi imprenditori agricoli”.
Lancia l’allarme il presidente di Confagricoltura Ferrara Francesco Manca, e si dice preoccupato per quanto delineato dal decreto in vista dei risarcimenti per i danni subiti. Intanto è la stessa Confagricoltura che segue l’evolversi della situazione, effettuando la ricognizione dei danni, per censire le aziende danneggiate e il livello di perdite subite.
“Bisogna procedere in tempi rapidi alla modifica del decreto – prosegue Manca –, è necessario adattarlo, monitorando costantemente l’evolversi della situazione, solo così si potranno dare risposte celeri, e soprattutto concrete, agli imprenditori che vogliono ripartire. Alle aziende danneggiate da queste calamità deve essere riconosciuto non solo un indennizzo, ma anche quelle agevolazioni previste in termini di sospensive, a prescindere dalla delimitazione dei comuni o delle frazioni riportata nell’allegato del decreto legge 61”. Una delle possibilità – conclude il presidente Manca – è quella di rivedere la pianificazione del Pnrr per attingere ad ulteriori risorse. I danni sono ingenti e non riguardano solamente le coltivazioni, con perdite che arrivano in alcuni casi al 100%, bensì anche fabbricati, infrastrutture e strade poderali”.