Robot, nano e micro–elettronica, biotech, agricoltura e manifattura avanzata gli ambiti più diffusi: le domande pubblicate dall’European Patent Office (EPO)

E’ ancora presto per capire cosa sia successo con la pandemia, ma un fatto fa ben sperare anche riguardo al rilancio dell’economia ferrarese: le imprese innovative, quella che fanno ricerca e producono brevetti a livello europeo, stanno crescendo. Sono 20 le domande di brevetto ferraresi pubblicate dall’European Patent Office (EPO) nel 2020, secondo l’analisi effettuata dalla Camera di commercio, il 5% in più dell’anno precedente. Dal 2016 le invenzioni nate nella nostra provincia e protette a livello europeo sono state 73 e si devono, in particolare, al sistema delle imprese.

Agricoltura, automotive, biotech, materiali avanzati, nano e micro–elettronica, nanotecnologie e manifattura avanzata, quella, cioè, che si riferisce all’automazione e ai robot, sono gli ambiti più diffusi in cui la creatività ferrarese ha chiesto – e ottenuto – la tutela delle proprie produzioni in Europa attraverso la registrazione del marchio comunitario. Alla manifattura avanzata, in particolare quella dell’Alto ferrarese, è riconducibile oltre il 70% delle tecnologie abilitanti (le cosiddette KET), che rappresentano più del 20% dei brevetti pubblicati.

I brevetti, se integrati nella strategia aziendale, possono essere usati per rafforzare fattori competitivi legati alla qualità e all’innovazione, per ampliare le capacità di scambio economico, commerciale e finanziario, ed anche per tutelare, da imitazione e contraffazione, il valore economico che le imprese creano. Sono, insomma, strumenti di lavoro indispensabili per le imprese per competere sul mercato”. Afferma Paolo Govoni, commissario straordinario della Camera di commercio, che aggiunge: “Il nostro obiettivo è anche quello di offrire alle istituzioni, alle stesse imprese e all’opinione pubblica strumenti più efficaci di analisi delle strategie di innovazione tecnologica e di differenziazione del prodotto praticate dalle aziende. Un know how che può rivelarsi prezioso per aiutare soprattutto quelle piccole e piccolissime imprese, che costituiscono la spina dorsale della nostra provincia, a fare un salto di qualità recuperando competitività sui mercati globali”.

Il brevetto, si ricorda, è un titolo giuridico in forza del quale al titolare viene conferito un diritto esclusivo di sfruttamento dell’invenzione, in un territorio e per un periodo ben determinati, e che consente di impedire ad altri di produrre, vendere o utilizzare l’invenzione senza autorizzazione. Per invenzione si intende, invece, una soluzione nuova e originale a un problema tecnico.

Valorizzare e proteggere gli strumenti di proprietà industriale, imparare ad integrarli nelle proprie strategie e trarne vantaggio in termini economici, commerciali e di sviluppo diventano, dunque, per le imprese elementi cardine per crescere ed espandersi sui mercati. Sempre più decisivo, infatti, è il ruolo di marchi e brevetti ma anche del design (cosi come dei nomi a dominio su Internet e del know-how interno alle ditte), troppo spesso sottovalutati nell’industria e nel commercio, anche ferrarese. Eppure tali diritti hanno un valore enorme, in quanto rappresentano l’innovazione codificata e trasferibile nel mercato.