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Arriva il pignoramento Ue sui conti correnti all’estero

Dovremo ancora aspettare anni per riscuotere i crediti della Pa o per ottenere giustizia da un Tribunale italiano ma diventerà più semplice per cittadini e imprese farsi pagare un debito da un soggetto appartenente all’Unione Europea. Infatti, sono in arrivo novità molto importanti per tutti coloro che attendono la restituzione di un debito. All’esame del Consiglio dei ministri vi è infatti un decreto legislativo di attuazione del regolamento Ue n. 655/2014, che ha istituito una procedura di sequestro conservativo su conti bancari proprio per facilitare il recupero transfrontaliero dei crediti in materia civile e commerciale.

In pratica, per la prima volta si può andare a scovare il patrimonio del debitore in tutta Europa. Scopo del regolamento europeo è semplificare il recupero dei crediti tra stati membri in materia civile e commerciale. Lo strumento è rappresentato dal congelamento (con un provvedimento del tribunale di uno stato membro) dei fondi detenuti nel conto bancario di un debitore in un altro stato membro.

Come funziona il pignoramento in ambito Ue

Il pignoramento dei conti correnti bancari in tutta l’Unione europea viene concessa a cittadini e aziende e rappresenta un’alternativa ai procedimenti nazionali e si applica ai crediti transfrontalieri in materia civile e commerciale. Sono escluse alcune materie, tra cui:

  • crediti fiscali, doganali o amministrativi;
  • diritti patrimoniali derivanti da rapporti fra coniugi, testamenti e successioni;
  • crediti nei confronti di procedure fallimentari o simili.
  • alcune categorie di conti bancari specificatamente protetti.

Il creditore deve richiedere al presidente del tribunale di riferimento l’autorizzazione a ricerche presso l’Anagrafe dei conti e una volta rintracciato il conto corrente, questo può essere sequestrato. Il creditore che non dispone delle informazioni sul conto bancario del debitore può, in determinate condizioni, richiedere all’autorità giudiziaria di ottenere le informazioni sul conto dalle autorità preposte nello stato membro dell’esecuzione. Per ottenere l’ordinanza di sequestro conservativo, il creditore deve dimostrare che sussiste un rischio concreto a suo danno. Il regolamento a tal proposito ha predisposto un modulo specifico per la presentazione della richiesta di ordinanza di sequestro conservativo, accompagnato da tutta la documentazione giustificativa.