
Afflusso normale alle filiali che ricevono solo su appuntamento
Parte la maxi-operazione liquidità per 400 miliardi (garanzie su prestiti ed export) messa in campo dal governo per dare ossigeno alle imprese bloccate dall’emergenza coronavirus e i soldi potrebbero arrivare in un giorno. Le banche, protagoniste in prima linea nella concessione dei prestiti, assicurano che i soldi potranno arrivare nelle casse degli imprenditori praticamente subito. Nell’immediato si potranno concedere gli importi sotto i 25.000 euro garantiti al 100% dal Fondo Pmi per circa 30 miliardi dei 200 totali a garanzia dei prestiti, ma proprio stamattina la ministra della Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone ha annunciato che nella notte si è arrivati ad ottenere le linee guida per la piattaforma Sace, quella preposta ai prestiti di importo superiore ai 25mila euro.
Fondi in 24 ore. Tempi lunghi per avere i 25mila euro di prestito promesso dal Governo? “No, i soldi potrebbero arrivare anche in giornata – ha assicurato il presidente dell’Abi Antonio Patuelli – e da questa mattina le banche sono pronte a ricevere le domande di imprenditori, persone fisiche e professionisti”. I prestiti, fino a 25 mila euro e per massimi 72 mesi, sono coperti al 100% gratuitamente dal Fondo centrale di Garanzia e vengono erogati attraverso il sistema bancario che peraltro ora sta viaggiando, come tutti i comparti produttivi, a ritmo ridotto e con limitata accessibilità alle filiali. ”Se non saltano i computer, e abbiamo già visto con l’Inps che si sono bloccati perché quando si immettono tante domande anche i computer più grossi nazionali possono avere dei problemi, e se non ci sono intoppi, l’operazione è studiata per ottenerli in una giornata”, ha spiegato Patuelli. Che si è però raccomandato di non andare nelle filiali: “le richieste di informazioni e le domande – ha precisato – si fanno per telefono e via mail”.
Filiali in allarme. E, proprio sul fronte delle filiali, sindacati dei bancari in allarme per i finanziamenti previsti dal governo con il decreto imprese. I rappresentanti dei lavoratori delle banche sono preoccupati dallo tsunami che potrebbe abbattersi nelle filiali da lunedì, quando si potranno presentare le richieste di finanziamento, temendo addirittura episodi di «violenza contro le lavoratrici e i lavoratori bancari». I segretari generali di Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin si appellano, con una lettera, alla ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, chiedendo «un intervento volto a rafforzare la sicurezza sociale, a tutela della sicurezza di chi si trova sui posti di lavoro e della clientela bancaria tutta».
Pratiche online. Gli istituti si stanno attrezzando con i canali online. Tra le banche maggiori, Unicredit sabato ha pubblicato sul sito i documenti per la richiesta. “Fino a 25 mila euro c’è un processo di concessione molto semplificato e quasi automatico”, spiega Intesa Sanpaolo. Circa i tassi, ieri Intesa ha precisato che l’interesse è in realtà fissato per legge sotto il 2% e la banca chiederà tra lo 0,04% e l’1,13%.
Prestiti maggiori. Intanto, come si accennava, anche per i prestiti maggiori, quelli che fanno riferimento alla Sace, nella notte è stato raggiunto un accordo tra la Sace e l’Abi sul manuale operativo che fornisca chiarimenti su tutte le procedure che le banche dovranno utilizzare per i prestiti con garanzie pubbliche a favore delle grandi aziende e quindi di importo superiore. È la seconda gamba dell’operazione messa in campo dal governo con il decreto liquidità per dare ossigeno alle imprese bloccate dall’emergenza coronavirus. “Nella notte si è arrivati ad ottenere le linee guida per la piattaforma. E’ un segnale importante per le imprese”, ha annunciato questa mattina la ministra della Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone. Che ha aggiunto: “Non so quanto dovranno aspettare gli imprenditori per avere accesso alla liquidità perché chiaramente dipende dal ministro competente e ognuno ha le proprie competenze, “però il fatto che si sia arrivati nella notte ad avere le linee guida per la piattaforma è un risultato buono“.