Il presidente di Abi, Antonio Patuelli, mette in guardia su ritardi inevitabili nei provvedimenti presi nell’ultimo decreto

“Apprezzo gli sforzi del governo, ma nella comunicazione si è data l’errata sensazione dell’immediatezza della distribuzione della liquidità”. Si apre così l’intervista rilasciata dal presidente di Abi, Antonio Patuelli, al quotidiano MilanoFinanza.

Il capo dei banchieri italiani mette in guardia in merito a inevitabili ritardi nell’erogazione dei prestiti promessi dal decreto del Governo: “La liquidità non sarà immediata”. Innanzitutto, spiega poi Patuelli, “nelle bozze c’è scritto chiaramente che le garanzie della Sace, prima di essere applicate, richiedono il via libera dell’Unione Europea”.

I tempi previsti quindi si allungano, almeno a dopo Pasqua, anche perché, ricorda il presidente di Abi “anche noi stiamo utilizzando lo smartworking e siamo in una condizione emergenziale”. La previsione di Patuelli è di tempi più rapidi “per i prestiti coperti da garanzia statale al 100%, mentre sarà sostanzialmente una pratica di fido ordinaria per quelle con garanzia dal 90% in giù”.

Leggi l’intervista completa sul quotidiano MilanoFinanza di questa mattina, 8 aprile:   https://edicoladigitale.milanofinanza.it/class/includes/shop/?testata=mf