
Le attività locali chiudono perché:
Sono soffocate dalla burocrazia; Sono soffocate dalle imposte; Le istituzioni locali non le favoriscono fiscalmente; Le istituzioni locali varano piani urbanistici che inflazionano il comparto; Le istituzioni locali non combattono l’abusivismo; Le istituzioni locali non erogano contributi a sostegno di singoli progetti innovativi.
Si aggiunge poi il web che accelera la chiusura delle attività locali per le seguenti ragioni.
Va premesso che un’impresa Web può togliere mercato a operatori locali, limitatamente a prodotti e servizi” web friendly”, ma gli operatori locali, se non strutturati da impresa web, poco possono raccogliere dal web, tuttavia possono coesistere i due business in capo a un’impresa locale, ma solo attraverso due diverse imprese,l’una dedicata al vicinato, l’altra al web, con modelli di business e strutture diverse;
Il vero cancro del web consiste nella propria diffusione in ogni paese del mondo, tuttavia rispettando solo in parte le leggi degli stessi paesi, essendo quindi - di fatto – una sorta di porto franco digitale Worldwide; quindi due mondi diversi nei medesimi contesti.
Nel web ogni nefandezza è giustificata come innovazione: È possibile aprire il bordello più grande della storia dell’uomo; Puoi non pagare imposte; Puoi essere chiunque, serve che tu comprenda qualcosa di web e sftw e puoi diventare chirurgo, farmacista, politico, avvocato, taxista, ecc, non hai limiti; È possibile avere “schiavi”; È possibile battere moneta; È possibile trarre la gente in inganno; È possibile giudicare senza competenza; ecc, ecc; Il tutto, da oltre 10 anni, con il miope plauso della politica cheanch’essa ha gongolato per la possibilità di fare propaganda al di fuori delle regole, naturalmente spacciando il web come il futuro e come la salvatrice innovazione;
Il web, sui prodotti e servizi agilmente distribuibili via web, quindi” web friendly”, pone in essere, come già detto, una concorrenza, fondata su un enorme divario fiscale, non arginabile da un piccolo solo imprenditore locale; Gli operatori economici male consigliati da una schiera di “webmkt-superman” negli ultimi 10 anni hanno massivamente orientato i loro investimenti di mkt con un approccio web oriented e non orientati al mercato locale di riferimento! Non conquistando mercato web e perdendo mercato sul vicinato!
La salvezza del mercato locale è nelle mani dei politici e sindcalisti nazionali e locali unitamente agli operatori stessi che devono maturare una consapevolezza complessiva di un mondo diverso, senza farsi abbagliare dai lustrini e dalle bamboline dei “webmkt-superman” e tenendo bene a mente che oltre alla “location” in questo nuovo mondo è diventato rilevantissimo il “brand” anche di vicinato.
R H