Nella foto Il duo Morrighan: Ambra Bianchi e Irene De Bartolo

Martedì 4 luglio 2023 alle 21 concerto a favore del Teatro Rossini di Lugo danneggiato da alluvione

“Mea Domina – Musiche per Maria” è il titolo del concerto serale del Duo Morrighan, composto da Ambra Bianchi al flauto traverso e Irene De Bartolo all’arpa, in programma per martedì 4 luglio 2023 alle 21 nel cortile di Palazzo Paradiso (Biblioteca Ariostea, via Scienze 17, Ferrara). Al pubblico verrà proposta una selezione di brani intitolati, ispirati e dedicati a Maria, quale giovane donna di Nazareth, sposa, madre di Dio e importante figura rispettata dalle tre religioni monoteiste, ma anche Maria come donna comune.

L’iniziativa eccezionalmente realizzata in orario serale della Biblioteca comunale Ariostea è promossa per raccogliere fondi da destinare al recupero del Teatro Rossini di Lugo, in provincia di Ravenna, pesantemente danneggiato dalla recente alluvione in Romagna.

La scheda a cura degli organizzatori – Mea Domina, Madonna, mia Signora: già in Dante e Petrarca questo titolo d’onore veniva utilizzato per rivolgersi a una donna o per parlare di essa. Nella religione cristiana, indica inequivocabilmente la Vergine Maria, madre di Gesù.

Da sempre sensibili all’universo femminile, alle sue storie e alle sue musiche, Ambra Bianchi e Irene De Bartolo raccolgono in un programma da concerto una serie di brani intitolati, ispirati e dedicati a Maria, giovane donna di Nazareth, sposa, madre di Dio e importante figura rispettata dalle tre religioni monoteiste, ma anche Maria come donna comune.
Un nome semplice, eufonico, dal suono dolce. Maria sembra avere un’aura mistica e magica, rappresenta una dimensione spirituale che sovrasta l’aspetto terreno e materiale, fonte di ispirazione di compositori di ogni epoca e genere.

In questo particolare omaggio musicale, le composizioni scritte per organici strumentali e vocali, che spaziano dal liturgico all’opera lirica, dalla canzone al pop, dal musical al folklore, vengono raccolte e rielaborate in modo personale, con arrangiamenti originali dal Duo Morrighan, adattando il materiale sonoro agli infiniti colori del flauto e dell’arpa.