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Alle pattuglie impiegate va aggiunto il coordinamento di altre quattro di Guardie venatorie volontarie

Con l’apertura ufficiale della stagione venatoria dal primo ottobre in Emilia-Romagna, la Polizia provinciale ha impegnato cinque pattuglie sul territorio, per un totale di 10 agenti, più uno nell’ufficio comando come supporto ai cittadini per le segnalazioni.

Alle pattuglie impiegate va aggiunto il coordinamento di altre quattro di Guardie venatorie volontarie, appartenenti alle associazioni Agriambiente, Federcaccia, Arcicaccia e Gev, per un totale di nove volontari.

La presenza dei cacciatori è risultata essere leggermente in calo rispetto agli anni scorsi.

In dettaglio, sono stati 190 quelli controllati, mentre gli avvistati sul territorio circa 230.

Il dato che emerge dai controlli è una prevalenza di lepri fra gli animali abbattuti.

Otto sono state le sanzioni amministrative elevate, nella maggioranza dei casi per omessa compilazione del tesserino venatorio regionale.

“Purtroppo, fa notare la comandante Roberta Artioli, in comune di Lagosanto si è verificato un episodio increscioso”. Il riferimento è ai quattro pneumatici tagliati a un autoveicolo, oltre a quello del carrello, di proprietà di un cacciatore in attività venatoria poco distante.

“Il grave fatto accaduto è un reato, puntualizza la comandante, e vorrei ricordare che i cacciatori sono attivi collaboratori della Provincia e della Regione, in quanto il loro prezioso contributo è fondamentale nella gestione del territorio”.