
L’indagine era stata avviata nel 2018: i carabinieri smantellano una rete cinese di traffico di droga che partiva da Spagna e Italia verso Europa, Stati Uniti e Australia
Al termine di una prolungata ed articolata attività d’indagine, nella giornata di ieri, martedì 21 marzo 2023, è stata data esecuzione a numerose misure cautelari a carico di cittadini cinesi presunti responsabili, a vario titolo, di traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
L’indagine era stata avviata nel 2018 delegata dalla Procura Distrettuale di Venezia ai Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Ferrara, coadiuvati dai colleghi dei Comandi Provinciali di Padova, Prato e Vicenza.
L’attività di investigazione, per la prima volta nel nord-est, ha evidenziato gravi elementi probatori nei confronti anche della criminalità cinese, che normalmente predilige altre attività illecite, la quale risulterebbe coinvolta nel traffico di stupefacenti, anche su larga scala.
La prolungata attività di indagine ha portato, nel complesso, al sequestro di 353 kg di infiorescenze di cannabis, 19 kg di Hashish, 15 kg di cristalli grezzi di MDMA (Ecstasy), 2 kg di Ketamina, 4 kg di semi di cannabis e 5374 piante.
L’indagine
Nel 2018 i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Ferrara, nell’ambito di un monitoraggio dele spedizioni internazionali di colli in partenza dal territorio
estense, avevano intercettato due pacchi sospetti, che all’atto dell’ispezione sono risultati contenere uno MDMA e l’altro marijuana. A seguito di immediati accertamenti, avviati su delega dell’A.G. veneziana, al fine di verificare l’esistenza di un più diffuso modus operandi, i militari hanno rinvenuto un ingente traffico che coinvolgeva siti di produzione (principalmente in Spagna), siti di smistamento (nel nord-est d’Italia, dove tuttavia esistevano anche siti produttivi) e siti di destinazione (Olanda, Regno Unito, ma anche in Australia, Nuova Zelandae Stati Uniti).
Le attività, da quanto emerso in sede investigativa, sarebbero state organizzate con precisa ripartizione di ruoli e responsabilità, suddividendosi “a compartimenti stagni” i compiti direttivi, logistici e di supervisione delle spedizioni.
Le indagini delle forze dell’ordine, particolarmente complesse, sono state condotte sia ricorrendo a metodi investigativi classici (servizi di osservazione, controllo e pedinamento degli indagati, ascolto di migliaia di ore di intercettazioni tra presenti e telefoniche, analisi di corposa documentazione acquisita), sia mediante l’utilizzo di moderne tecnologie volte a disarticolare le sofisticate metodologie criminali adottate dagli indagati.