
Un amico del giovane è intervenuto per difenderlo dall’uomo che lo stava minacciando con un coltello di consegnargli lo smartphone
Nella tarda serata di mercoledì 02 novembre un cittadino ha richiesto aiuto chiamando il 112 dei Carabinieri segnalando un’aggressione sfociata in una rissa alla stazione ferroviaria di Ferrara
Alla stazione sono dunque state fatte confluire le pattuglie del Nucleo Radiomobile della Stazione di Baura e della Polizia Locale di Ferrara che, giunte sul posto hanno notato un uomo che brandiva un piede di porco e cercava di colpire due giovani. Carabinieri ed agenti della Polizia Locale hanno bloccato e disarmato l’aggressore, poi raccolto le dichiarazioni dei testimoni presenti per ricostruire i fatti.
Dai racconti e dalla successiva denuncia delle vittime è emerso che l’uomo, armato di un coltello, poco prima dell’arrivo delle pattuglie, aveva minacciato uno dei due studenti all’interno dello scalo ferroviario, intimandogli di consegnargli lo smartphone che aveva in mano. Un amico della giovane che stava assistendo alla scena, è intervenuto allontanando l’aggressore con una spinta per poi affrontarlo a mani nude; per contro il malfattore ha impugnato un piede di porco, che aveva con sé, e ha cercato più volte di colpire i due studenti. Proprio in quel mentre sono sopraggiunti gli agenti della polizia locale e i Carabinieri che dopo aver immobilizzato l’uomo violento lo hanno disarmato.
Recuperati e sequestrati il piede di porco e il coltello, utilizzati per minacciare il giovane, ed aver raccolto la sua denuncia, i militari hanno proceduto all’arresto per tentata rapina aggravata di un un uomo 63enne comacchiese, B.R.,, noto agli uffici di polizia, il quale dopo le formalità di rito è stato sottoposto agli arresti domiciliari sul litorale, come disposto dall’autorità giudiziaria, in attesa dell’udienza di convalida e il processo con rito direttissimo.
Venerdì 4 novembre il Giudice Monocratico del Tribunale ferrarese ha convalidato l’arresto e rinviato l’udienza dibattimentale, sottoponendo l’uomo all’obbligo di dimor