
Domani possibili cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e Regionali
Le Segreterie Nazionali delle Organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Slm Fast Confsal, Orsa Ferrovie e Faisa-Cisal hanno proclamato uno sciopero nazionale del personale mobile di Trenitalia e di Trenitalia Tper dalle 9 alle 17 di venerdì 9 settembre 2022, sono previste possibili cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e Regionali.
Gli effetti, sempre in termini di cancellazioni e ritardi, potranno protrarsi anche oltre l’orario di termine dello sciopero.
Trenitalia e Trenitalia Tper, tenuto conto delle possibili importanti ripercussioni sul servizio, invitano tutti i passeggeri a informarsi prima di recarsi in stazione.
Le tabelle dei treni garantiti sono disponibili sui siti web trenitalia.com e trenitaliatper.it nella pagina dedicata agli scioperi.
Informazioni su collegamenti e servizi saranno diffusi attraverso l’app Trenitalia, la sezione Infomobilità del sito web trenitalia.com, i canali social e web del Gruppo FS Italiane, il numero verde gratuito 800 89 20 21, oltre che nelle biglietterie e negli uffici assistenza delle stazioni ferroviarie, alle self service e presso le agenzie di viaggio convenzionate.
L’aggressione
Come si legge in una nota Fit Cisl ER, nel pomeriggio del 2 settembre è avvenuta “l’ennesima aggressione in regione ai danni di un capotreno. E’ successo sul treno 17554 Rimini-Ravenna-Bologna di Trenitalia Tper. Durante le operazioni di controllo dei biglietti il capotreno è stato aggredito con forti pugni da parte di un viaggiatore sprovvisto di biglietto” .
“La situazione – spiega Aldo Cosenza, segretario generale Fit Cisl ER- è davvero critica, per l’ennesima volta ribadisco che siamo ad una vera e propria emergenza. I capitreno sono esasperati, chiedono risposte certe e tutele concrete di cui, al di là dei buoni propositi, non vi è traccia”. ”Per questo motivo, prima che si arrivi alla tragedia, proporremo alle altre organizzazioni sindacali regionali di indire uno sciopero per tutte le imprese ferroviarie che circolano nella nostra regione, una prima azione di sciopero di 8 ore per tutelare l’incolumità dei lavoratori. È arrivato il momento di dire basta, la misura è colma. Un treno o una stazione sono per i ferrovieri un posto di lavoro ed i posti di lavoro devono essere sicuri”, ha concluso il dirigente Cisl.
L’adesione Siulp Emilia-Romagna
“Il SIULP – scrive il sindacato in una nota – è impegnato da anni per denunciare il silenzio assordante sul fenomeno delle aggressioni alle divise, al personale dei comparti che svolgono un servizio pubblico e in generale a tutte le helping professions.
Purtroppo l’arroganza e la violenza a danno di queste lavoratrici e lavoratori non si placa, anzi sembra ci si trovi travolti da una spirale che non fa intravedere via d’uscita.
Ecco perché, di fronte all’ennesimo efferato episodio che qualche giorno fa ha visto aggredire un Capotreno a bordo di un convoglio viaggiante sulla tratta adriatica, condividiamo il grido di allarme della FIT-CISL che parla di una vera emergenza ed invita le altre OO.SS. ad una mobilitazione.
A quanti altri attacchi – continua la nota – a danno di capitreno e personale di bordo, o nei confronti degli addetti a servizi essenziali, come i sanitari (è notizia di ieri l’ aggressione nei confronti di infermieri di un Pronto Soccorso a Civitanova Marche), professori o forze dell’ordine dovremmo assistere prima di vedere un concreto e trasversale interesse da parte delle Istituzioni e in particolar modo dal Legislatore?
Noi non ci voltiamo dall’altra parte, anzi saremo in prima linea al fianco di tutte le categorie che subiscono aggressioni sul luogo di lavoro, poiché è diritto di tutti lavorare sereni, è diritto di tutti lavorare in sicurezza, senza il terrore che svolgendo il proprio lavoro si torni a casa malmenati.
Per ciò che concerne la situazione del trasporto ferroviario, va subito fatto un intervento sull’infrastruttura istallando tornelli o barriere ad accesso automatizzati per consentire l’accesso ai treni alle sole persone munite di titolo di viaggio, servirebbero le guardie giurate a bordo treno, in particolare quelli locali. Non è più rinviabile un tavolo istituzionale su tutti i territori con il coinvolgimento delle parti sociali. Urgente e necessario inasprire le sanzioni previste per la resistenza e la violenza a pubblico ufficiale: la politica faccia finalmente passo avanti nel recepire questa emergenza che non può più essere rinviata.
Le croniche carenze d’organico, che nei prossimi anni peggioreranno ancora, non possono sopperire al continuo aumento di aggressioni, visto e considerato che le Forze dell’Ordine sono tra le più bersagliate, sotto questo aspetto.
Pertanto, nel ribadire il nostro corale impegno per dire basta alle aggressioni, confermando una mobilitazione permanente su tutta la Regione, auspichiamo quanto prima una presa di posizione della Politica seria a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, delle donne e uomini che servono lo Stato” conclude il Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia.