
In corso la pulizia della base del monumento. La Digos indaga per scoprire i colpevoli che questa notte hanno deturpato il monumento dedicato ad Ariosto
Questa mattina, lunedì 29 novembre 2021, al loro risveglio i cittadini di Ferrara hanno trovato il monumento di piazza Ariostea, dedicato a Ludovico Ariosto, deturpato da scritte offensive. Le scritte, fatte con vernice nera alla base del monumento, sono apparse nella notte e contengono offese contro la Chiesa e il vicesindaco di Ferrara Nicola “Naomo” Lodi.
“Massima solidarietà al vicesindaco del Comune di Ferrara, Nicola Lodi troppo spesso oggetto di insulti e attacchi personali e alla comunità cattolica per le vili offese – commenta il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri -. Mi auguro che l’attività della Digos porti presto a rivelare l’identità di queste persone incapaci evidentemente di esprimere in modo democratico le proprie idee. Come Comune siamo già al lavoro per ripristinare il decoro con idonee operazioni di pulizia“.
Già al lavoro da questa mattina la ditta incaricata di pulire le scritte offensive comparse nella notte sul monumento di piazza Ariostea. A seguire i lavori è l’architetto Benedetta Caglioti, oggi raggiunta anche dall’assessore Andrea Maggi, che spiega: “Sul basamento, a seguito del restauro, era stato posato un particolare film protettivo anti-graffiti, per consentirne la rimozione in modo più agevole. Purtroppo, in questo caso, le scritte sono state ripassate più volte, tanto da far colare la vernice e questo ne sta rendendo più difficoltosa la rimozione. I lavori proseguono e, a cicli di 20 minuti, si stanno effettuando continui passaggi con prodotti specifici“. “È grande l’indignazione – dice l’assessore – per questo atto ignobile che – oltre che gravemente offensivo nei confronti dell’intera comunità ecclesiale e del vicesindaco Nicola Lodi, ai quali va la mia totale solidarietà – deturpa e intacca un patrimonio storico pubblico di grande valore, oltre che una delle più belle piazze di Ferrara. Mi auguro che i responsabili siano individuati e puniti severamente. Quanto hanno fatto è incivile, ignobile e dovrebbero chiedere scusa, oltre che a Lodi e all’intera comunità cattolica, a tutta la cittadinanza“.
“Quello che è successo non è democrazia, ma un odio personale che travalica ogni limite – afferma il vicesindaco del Comune di Ferrara, Nicola Lodi –. Vili e assurde le offese rivolte alla Comunità cattolica alla quale esprimo la massima solidarietà, mentre per quanto riguarda me, quanto accaduto è il successo di chi personalizza la battaglia politica contro di me e la sconfitta del confronto democratico. Le scritte offensive nei riguardi della mia persona apparse in piazza Ariostea purtroppo non sono le prime, nè le uniche. Sono il frutto dell’opera quotidiana di chi, incapace di confrontarsi nel merito delle scelte che compio da amministratore, continua ad additarmi senza rispetto istituzionale, come un nemico della città“.
“Nemici della città sono le persone che deturpano monumenti e muri per lanciare messaggi minatori. Se qualcuno ha qualcosa da dirmi può farlo di persona: le porte del mio ufficio sono sempre aperte e io sono disponibile al confronto. Anzi, invito chi ha scritto queste parole a passare qualche giorno al lavoro con me tra i tanti cantieri che abbiamo avviato per vedere di persone quante cose stiamo facendo per il bene della nostra bellissima Ferrara – continua Lodi –. Ringrazio gli agenti della Digos già al lavoro da questa mattina e tutti coloro che mi stanno esprimendo solidarietà. Spero che quanto accaduto diventi un tema di riflessione per tutti e chi è abituato a lanciare il sasso e nascondere la mano cambi modo di agire. Sarebbe importante per il bene della città che tra me e chi non la pensa come me, possa cominciare un nuovo confronto su temi concreti, aperto e costruttivo“.