Gestione indiretta sperimentale per un anno, coinvolte la biblioteca Rodari, Luppi e la biblioteca/videoteca Vigor

Via libera dalla giunta alla sperimentazione, per un anno, della gestione indiretta di tre biblioteche, che fanno capo al Comune. Interessate dalla novità sono le due biblioteche decentrate – la ‘Rodari’ e la ‘Luppi’ -, alla quali si aggiungerà la biblioteca\videoteca ‘Vigor’ attualmente chiusa per lavori (il cantiere  interessa gli spazi del cinema-teatro Boldini) ma con riapertura prevista a inizio 2022. È quanto prevede la delibera presentata nella mattina di ieri dall’assessore Marco Gulinelli, che ha ricevuto l’ok della giunta e che sarà attiva da settembre, data di riapertura delle scuole. 

Contestualmente all’innovativa sperimentazione della gestione in forma indiretta – è scritto nell’atto – partirà anche un percorso partecipativo, curato da un team di professionisti che affiancherà il Comune nel “monitorare il grado di soddisfazione dell’utenza relativo all’intera rete dei servizi bibliotecari, per evidenziare i bisogni segnalati dai fruitori e accogliere nuove proposte sulla base delle idee avanzate dai cittadini“. 

Abbiamo colto – aggiunge l’assessore – un’esigenza manifesta che ci consentirà di procedere, di pari passo, con la sperimentazione e con l’analisi continua del grado di soddisfazione e gradimento dell’utenza per arrivare alla fine di questo percorso con tutti gli elementi per attuare un nuovo modello di gestione condiviso“, dice l’assessore Gulinelli. 

Questo percorso innovativo è frutto di una visione che ci porta anche a ripensare alle biblioteche decentrate come luoghi di inclusione sociale, capaci di trasformarsi in sintonia con i cambiamenti del pubblico, delle relazioni sul territorio, partendo dall’ascolto di criticità e bisogni espressi da scuole, insegnanti, associazioni, comitati“. 

La gestione indiretta sperimentale per un anno – sottolinea Gulinelli – “concretizza l’ulteriore passo avanti di un impegno già formalizzato nel Documento unico di programmazione nell’ambito della sfida di mandato della ‘città attrattiva’. Il principio guida che ci ha mosso è quello della sussidiarietà: valorizzare e supportare tutte le grandi professionalità del terzo settore presenti in città per far fronte alle criticità di gestione che anche la pandemia ha messo in luce. A tal riguardo ci affidiamo a un operatore professionale di Ferrara altamente specializzato nel settore. Un’eccellenza ferrarese conosciuta anche a livello nazionale“.  

E’ intenzione dell’Amministrazione – fa sapere Gulinelli – portare il servizio anche nelle aree dove oggi è carente o addirittura assente, offrendo servizi diffusi di iscrizione, prestito, attività di promozione della lettura per bambini, ragazzi e adulti. Questo nuovo modello abbraccia l’intero territorio e si inserisce inoltre nelle iniziative in progetto per la riqualificazione e la sicurezza di città e frazioni, costituendo un’ulteriore articolazione del servizio bibliotecario pubblico di Ferrara“.