L’area protetta è stata individuata tra i 14 progetti strategici inseriti nel Piano per i grandi attrattori culturali

Tra i grandi attrattori turistici che guideranno la ripartenza del Paese c’è anche il Delta del Po. L’area di 66mila ettari, già Patrimonio mondiale dell’umanità e riserva della Biosfera MaB Unesco, si prepara infatti a ricevere 55 milioni di euro di risorse che fanno parte dei 6 miliardi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, previsti per il rilancio della cultura e del turismo nazionali. 

Il PNRR, inserito all’interno del grande piano europeo di ripartenza Next Generation EU, destina oltre 6 miliardi di euro alla Cultura. La cifra totale, per la precisione 6,675 miliardi di euro, comprende 4,275 miliardi di euro di investimenti, a cui si sommano nel Fondo Complementare gli investimenti del Piano Strategico Grandi attrattori culturali, per 1,460 miliardi di euro, destinati al recupero di 14 siti d’interesse sul territorio italiano. Rispetto al Delta del Po, sono previsti il potenziamento del sistema di visita di ambienti naturalistici come pinete, paludi e saline; il potenziamento di punti di accoglienza e di servizio oltre alla creazione di un polo culturale integrato con un focus sul museo del Delta Antico e sulla nave romana di Comacchio.

Il progetto del Delta del Po, che interessa le Regioni Emilia-Romagna, destinataria di 30 milioni di euro e Veneto, a cui andranno 25 milioni, prevede entro il 2025 la realizzazione di una serie di interventi che andranno a potenziare le opportunità e le attrattività offerte da questo grande mosaico di biodiversità. Con l’obiettivo di attrarre una sempre più ampia platea di visitatori nazionali e internazionali amanti del turismo lento, sostenibile e autentico.

Tra le linee di azioni previste ci sono lo sviluppo dell’intermodalità ciclabile per il collegamento turistico e di fruizione culturale e ambientale, lo sviluppo dei cammini e delle ciclovie in collegamento con il sistema museale e la rete fluviale e il potenziamento dei percorsi turistico-naturalistici-escursionistici e del sistema di visita e di accoglienza dell’area del Delta del Po – Riserva di Biosfera Mab Unesco.

Un riconoscimento significativo per un progetto che qualifica uno dei tesori naturalistici più importanti al mondo – spiega l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsinisu un’area unica del nostro Paese. Un luogo dal potenziale straordinario che il Ministero ha giustamente inserito tra i 14 interventi strategici al centro del piano nazionale di ripresa e resilienza”. 
Con queste risorse – continua l’assessore – possiamo continuare a salvaguardare e proteggere il nostro patrimonio culturale e paesaggistico e anche a far nascere nuove occasioni di studio e ricerca, come con il nuovo polo culturale integrato di Comacchio a cui sono destinati 5 milioni di euro. Un nuovo impulso che punta verso un turismo sostenibile e consapevole, guardando al prossimo futuro, quando finalmente potremo lasciarci alle spalle il difficile periodo legato all’emergenza Covid. L’Emilia-Romagna sarà così pronta ad aprire e a far conoscere ai visitatori di tutto il mondo, uno spazio di rara bellezza. A piedi, in bici, a cavallo e in barca sarà ancora più semplice scoprire lo straordinario patrimonio di biodiversità che solo il Parco del Delta del Po sa offrire”. 

30 milioni all’area del Delta del Po Emilia-Romagna 

Per quanto riguarda la mobilità ciclabile e intermodale, tra le azioni previste ci sono il potenziamento dell’Anello del Sale di Cervia (Ra) e i lavori allo stralcio dei Lidi Nord (Porto Corsini, Marina Romea, Casalborsetti nord) del Parco Marittimo (Ra). 

Per lo sviluppo dei percorsi natura, dei siti naturalistici e del sistema di visita e accoglienza figurano anche interventi alle stazioni ravennati del Parco del Delta del Po, la realizzazione di collegamenti naturalistici sul territorio di Argenta e la valorizzazione del parco naturale di Cervia.

Infine, per lo sviluppo di cammini, siti Unesco e strutture museali è previsto, tra gli altri, il recupero del Castello di Mesola e la creazione di un nuovo polo culturale integrato che darà vita anche al museo della nave romana di Comacchio (Fe). 

Zappaterra (PD): “obiettivo è il potenziamento dell’offerta turistica e culturale di tutto il territorio

Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza approvato dal Consiglio dei Ministri, una voce di investimento che servirà a dare un nuovo impulso al nostro territorio, è quella da 55 milioni di euro per il Parco del Delta del Po – riporta Marcella Zappaterra, la consigliera regionale ferrarese e capogruppo Pd –. Un progetto che coinvolge le Regioni Emilia-Romagna e Veneto e che si sviluppa secondo diverse linee d’intervento”.

Il progetto dedicato al Delta del Po valorizza un unicum sul piano paesaggistico e ambientale riconosciuto MAB Unesco dal 2015. L’obiettivo dichiarato è il potenziamento dell’offerta turistica e culturale di tutto il territorio; con l’inserimento del progetto nel piano dedicato alla Cultura, si concretizza la collaborazione avviata da tempo con il Ministro Dario Franceschini per il rilancio dell’area. Continuiamo a lavorare per valorizzare questo patrimonio; sono fermamente convinta che grazie alle sue peculiarità, al modo speciale in cui l’insediamento umano e l’ambiente vi coesistono, siano motivo di orgoglio ma anche un elemento imprescindibile di sviluppo economico e occupazionale” dichiara Zappaterra.