
Due giovani di 22 e uno di 20 anni sono stati fermati dai Carabinieri quando il corriere ha consegnato loro un pacco contenente 551 grammi di hashish
Un pacco sospetto proveniente dalla Spagna e in consegna a un giovane ferrarese, ha fatto scattare le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Ferrara che, mercoledì 24 marzo 2021, hanno ricevuto una segnalazione che indicava il pacco in giacenza presso il deposito Fedex. I militari hanno contattato la società di spedizioni, verificando l’attendibilità della segnalazione e chiedendo di conoscere gli estremi del destinatario, luogo, data ed ora della consegna, per poter procedere alle dovute verifiche.
I Carabinieri si sono quindi appostati in centro storico, nei pressi dell’abitazione del destinatario del pacco, e hanno atteso il ritiro; intorno alle 14 tre ragazzi sono stati notati mentre erano in attesa del corriere. Al sopraggiungere del furgoncino, mentre uno dei tre si aggirava nei dintorni, gli altri due hanno intercettato l’autista, ritirato la consegna e firmato per la ricevuta. A questo punto, il Nucleo Operativo è intervenuto bloccando sia i tre giovani che il corriere.
Dopo le identificazioni il dipendente della società di spedizioni ha fornito tutta la documentazione in suo possesso, da cui è emerso il nominativo del destinatario e due numeri di cellulare da contattare per la consegna: il nome ed uno dei numeri di cellulare corrispondevano ad uno dei tre fermati, mentre il secondo cellulare, riportato nei documenti di trasporto come seconda opzione di consegna, era quello del ragazzo che si era allontanato. Ispezionando il pacco era percettibile il classico aroma delle sostanze stupefacenti, e i Carabinieri, aprendolo, hanno rivenuto, oltre a cioccolata e biscotti, ben 551 grammi di hashish, suddiviso in panetti ed ovuli.
Sono seguite le perquisizioni domiciliari a casa dei tre ragazzi fermati, che davano ulteriori riscontri circa l’uso e lo spaccio di sostanze stupefacenti: sono stati rinvenuti e sequestrati bilancini di precisione, funghi allucinogeni e contenitori in vetro utilizzati per lo stoccaggio della sostanza, nonché un pacco vuoto, del tutto simile a quello appena intercettato, riportante la data di consegna di gennaio 2021.
Dopo tutti i riscontri i militari hanno proceduto all’arresto dei tre giovani: M.A., operaio 22enne ferrarese, A.V., studente 22enne ferrarese, U.K., studente ferrarese di 20 anni.

Dalla documentazione fornita dalla società di spedizioni, i Carabinieri sono potuti risalire ad un altra spedizione analoga, ancora non andata a buon fine. Il pacco, identico al precedente, sia per dimensioni che mittente e destinatario, risultava giacente presso il centro di smistamento Fedex di Bologna, con presumibile data di consegna per la settimana prossima. Per questa ragione gli investigatori del Nucleo Operativo, nel pomeriggio di giovedì 25 marzo, si recavano a Bologna, presso la sede della società di logistica, dove, muniti di decreto di sequestro emesso dalla procura della Repubblica di Ferrara, procedevano all’acquisizione ed apertura del secondo involucro. L’attività di polizia giudiziaria permetteva di sequestrare ulteriori 5 panetti di hashish del peso di 494 grammi, destinati sempre al giovane M.A., arrestato il giorno precedente.
Dopo le formalità di rito, su disposizione della Autorità Giudiziaria, i tre giovani sono ora agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza, che si è tenuta nella mattina di ieri 26 marzo presso il Tribunale estense. Il Giudice, dopo la convalida dell’arresto, ha rinviato il processo per direttissima ad altra data, sottoponendo i tre imputati all’obbligo di firma giornaliero ad un Comando dell’Arma.
Fra i tre giovani arrestati vi è Vincenzo Anselmo, il figlio dell’avvocato Fabio Anselmo, legale molto noto soprattutto per la difesa della famiglia Aldrovandi e di quella di Stefano Cucchi. L’avvocato ferrarese ha dichiarato all’ANSA: “Ho sempre detto che la legge deve essere uguale per tutti e così deve essere anche per mio figlio, al quale sarà garantita la difesa migliore, ma certamente non scorciatoie o qualcosa di simile. Sono sicuro che questa è una lezione che gli è servita. Con questa vicenda che purtroppo diventa drammatica per il cognome che porta, e questo mi dispiace tanto, sono sicuro che la sua vita cambierà in modo radicale. Mi avrà sempre al suo fianco e sono sicuro che riuscirò a riportarlo sulla retta via. I carabinieri sono stati correttissimi e hanno fatto il loro dovere“.