Lorenzo Folli, responsabile delle politiche sociali di Cna
Lorenzo Folli, responsabile delle politiche sociali di Cna

Cna ha chiesto all’amministrazione comunale di Ferrara un incontro urgente per programmare interventi rapidi e tempestivi. Il tema è la difficile situazione che anziani pensionati stanno attraversando a causa dell’emergenza Covid

Sono le donne e gli uomini che hanno contribuito a creare il tessuto sociale ed economico di Ferrara e del nostro Paese, ma oggi versano in una situazione di estrema fragilità e si sentono abbandonati a se stessi. Per questo è necessario, in tempi di emergenza Covid, dedicare loro rapidamente interventi mirati”.
Questo, in sintesi, il contenuto della lettera inviata dalla Cna di Ferrara al Sindaco di Ferrara Alan Fabbri e all’assessore alle politiche sociali Cristina Coletti; firmatari sono il responsabile delle politiche sociali di Cna Lorenzo Folli e il responsabile di Cna Pensionati Vito Bonatti.

È un appello forte, lanciato dall’associazione che, nella propria sezione Pensionati, riunisce oltre 3.500 iscritti. “Chiediamo all’amministrazione comunale un confronto urgente – spiegano nella lettera i due responsabili – per affrontare i problemi che ci vengono posti ogni giorno dai nostri numerosi associati“.

Sono tre le categorie di problemi su cui i responsabili di Cna chiederanno un intervento dell’amministrazione.
Il primo è la chiusura di palestre e piscine: “molti pensionati – non solo i nostri, ovviamente – soffrono di questa chiusura perché impedisce loro di fare attività motoria. E per molti anziani l’attività motoria non è un optional ma una necessità terapeutica e riabilitativa”.
Il secondo problema è rappresentato dalle procedure, che sempre di più si stanno trasferendo sul web sui dispositivi digitali. “Il rischio – spiega Lorenzo Folli – è che anche semplici operazioni come una prescrizione medica o la variazione di un piano sanitario si trasformi in una vera montagna da scalare per un anziano che non ha figli vicini a cui chiedere aiuto, e che deve chiedere l’attivazione di uno Spid”.

E non mancano, infine, i gravi problemi economici: tantissimi pensionati, pur essendo spesso titolari di redditi modesti, hanno dovuto andare in soccorso dei figli che, a causa delle restrizioni anti-Covid, sono rimasti senza lavoro o con le attività chiuse. “È chiaro che non possiamo trascurare le enormi difficoltà che queste persone devono affrontare – spiega Lorenzo Folli – per questo abbiamo chiesto all’amministrazione comunale di Ferrara un incontro urgente per programmare interventi rapidi e tempestivi”.