
Gli articoli non conformi, sequestrati in un punto vendita di un ingrosso per casalinghi, avevano sul mercato un valore di circa 9.000 euro
Nel corso di controlli volti alla verifica dell’osservanza delle disposizioni di legge sulla commercializzazione dei dispositivi medici e di protezione individuale e al contrasto delle pratiche commerciali scorrette, la Guardia di Finanza di Ferrara ha sequestrato 3.074 mascherine pericolose per la salute dei consumatori.
I finanzieri della Compagnia di Ferrara hanno rinvenuto 1.537 confezioni di dispositivi individuali di protezione tipo KN95/FFP2 (contenenti ognuna 2 mascherine), prive del marchio CE, all’interno di un punto vendita di un ingrosso per casalinghi.
Gli articoli non conformi oggetto di sequestro, sul mercato hanno un valore di circa 9.000 euro. Al titolare dell’attività è stata notificata una sanzione amministrativa che va da 516,00 a 25.823,00 euro. La misura della sanzione sarà determinata dalla locale Camera di Commercio, sulla base del prezzo di listino di ciascun prodotto (3 euro circa) ed al numero delle unità poste in vendita.
Le Fiamme Gialle, dopo un’attenta analisi del packaging di commercializzazione dei dispositivi di protezione individuali sequestrati, hanno accertato che sugli stessi erano trascritti i soli dati riferiti al produttore – cinese – in assenza delle necessarie informazione previste per la loro immissione – sicura – in consumo. In particolare, le confezioni erano prive del marchio CE, delle indicazioni relative al nome, alla ragione sociale, e alla sede legale dell’importatore stabilito nell’Unione Europea, previste dal Codice del Consumo che, dal 2005, regolamenta i processi di acquisto e utilizzo dei prodotti e servizi, al fine di assicurare un elevato livello di tutela della salute dei consumatori anche attraverso le adeguate informazioni sui beni o prestazioni comperati.
In un contesto emergenziale come quello attuale, la Guardia di Finanza è impegnata non solo nella vigilanza sul rispetto delle misure di contenimento della diffusione del virus Covid-19 ma anche nella salvaguardia della salute pubblica, attraverso l’intensificazione dei controlli in materia di sicurezza dei prodotti.