piazzetta Cacciapuoti a Ferrara
piazzetta Cacciapuoti a Ferrara

Nel complesso sequestrati 21,4 kg di marijuana e 450 grammi di hashish

Importante operazione antidroga svolta dai Carabinieri della Compagnia di Portomaggiore, che, alle prime luci della mattinata di ieri, mercoledì 10 febbraio 2021, con il supporto dei Reparti dell’Arma territorialmente competenti e l’ausilio dei Nuclei Cinofili Carabinieri di Bologna e Torreglia (PD), hanno eseguito un servizio coordinato svolgendo diverse perquisizioni nei comuni di Argenta (FE), Ferrara, Copparo (FE), Arezzo e Ravenna, sulla base di altrettanti decreti di perquisizione locale, emessi dalla Procura della Repubblica di Ferrara. L’attività si è svolta nell’ambito di una più ampia attività investigativa coordinata dal Pubblico Ministero Dr.ssa Cavallo e sviluppata tra il 2019 ed il 2021, volta al contrasto dello spaccio di stupefacenti negli ambienti giovanili.

L’operazione traeva origine dall’arresto di un ragazzo, appena maggiorenne, di origini colombiane e residente nel comune di Argenta, trovato in possesso di oltre 700 grammi di marijuana. L’insolito sequestro al ragazzo incensurato, ed i successivi approfondimenti, hanno fatto emergere come lo stesso fosse stato a sua volta vittima di altri spacciatori e soggetto ad estorsione per questioni legate alla compravendita di sostanza stupefacente, da destinare al piccolo spaccio. Nel medesimo periodo a Longastrino (sempre in provincia di Ferrara) era stato rinvenuto dai Carabinieri un considerevole quantitativo di sostanza stupefacente, nell’abitazione di un anziano signore morto suicida. I successivi accertamenti svolti dagli investigatori portuensi, anche di natura tecnico/scientifica a cura del Reparto Investigazioni Scientifiche di Parma, hanno consentito di attribuire lo stupefacente rinvenuto a Longastrino ad un cittadino straniero, nato in Albania e con numerosi precedenti per spaccio di sostanza stupefacente, il quale risulta tuttora irreperibile.

L’operazione, avviata dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Portomaggiore, è stata denominata “PENTA” (dalla forma geometrica di piazzetta Cacciapuoti a Ferrara dove sono stati arrestati alcuni degli indagati), attività che ha portato, nel corso dei mesi, all’arresto di 3 persone in flagranza di reato ed al deferimento in stato di libertà di ulteriori 7. Si tratta di 3 cittadini stranieri, uno di origine colombiana e due di nazionalità tunisina, tutti e tre incensurati i rimanenti indagati, tutti italiani (tra cui una donna), sono risultati dediti all’attività di piccolo spaccio. Nel corso delle indagini sono stati documentati numerosi episodi di spaccio a carico degli indagati (per lo più nell’argentano e nel capoluogo ferrarese). Oltre 30 gli episodi di spaccio documentati, molti dei quali rivolti ai più giovani (anche minorenni), la maggior parte studenti, identificati quali destinatari finali dello stupefacente.

L’operazione ha inoltre portato alla denuncia in stato di libertà di 10 persone e alla segnalazione alla Prefettura di 10 assuntori maggiorenni e 1 minorenne.

Nel complesso sono stati sequestrati 21,4 chilogrammi di marijuana e 450 grammi di hashish.

Due provvedimenti sono stati eseguiti, come detto, dai Reparti dell’Arma competenti per territorio, anche nelle provincie di Arezzo e Ravenna.

Nella mattinata di ieri, nel corso delle attività, sono inoltre stati notificati a tutti gli indagati gli avvisi di conclusione di indagini, in cui a tutti viene contestata la detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Durante le perquisizioni svolte all’alba di mercoledì 10 febbraio sono state deferite in stato libertà ulteriori due persone, conviventi con gli indagati, poiché trovate in possesso di altri 33 grammi di hashish, 10 grammi di marjuana, 1.600 euro provento dell’attività di spaccio e 3 bilancini, oltre al vario materiale per il confezionamento; il tutto è stato sottoposto a sequestro.