
Sanità in primis, ma anche sostegno alle imprese e alle famiglie e al mondo del lavoro, con uno specifico riguardo verso i giovani e le donne
Bonus 2021. Il Governo considera come principali ambiti di azione: sanità in primis, ma anche sostegno alle imprese e alle famiglie e al mondo del lavoro, con uno specifico riguardo verso i giovani e le donne, con un programma di investimenti di oltre 50 miliardi in 15 anni, ai quali si aggiungeranno le risorse del Recovery Plan.
Potrebbe essere ribattezzata la “Manovra dei bonus” vista la quantità di agevolazioni riconosciute: una vera e propria pioggia di bonus che cerca di accontentare un po’ tutti, seppur con grandi criticità.
Indice
• Superbonus 110 per cento
• Bonus auto
• Bonus ristorazione
• Bonus chef
• Bonus idrico (anche detto bonus “rubinetti”)
• Bonus mobili
• Bonus tv e decoder
• Bonus kit digitalizzazione (anche detto bonus “smartphone”)
• Bonus occhiali o lenti a contatto
• Bonus locatori (detto anche bonus “affitti”)
• Bonus spese legali
• Bonus bebè (assegno di natalità)
• Assegno unico figli
• Bonus asili nido
• Bonus indigenti
• Bonus figli disabili
• Bonus caregiver familiari
• Bonus vacanze
• Bonus per medici e infermieri
• Bonus quotazione PMI
Superbonus 110 per cento
Il Superbonus edilizio al 110% introdotto nel 2020 come misura per far ripartire il settore edilizio duramente colpito dalla crisi viene esteso fino al 30 giugno 2022 e prorogato al 31 dicembre 2022 per completare i lavori iniziati prima del 30 giugno e per i quali è stato versato il 60% delle somme. La detrazione si applica anche agli interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Bonus auto
Per favorire la ripresa del mercato automotive e rinnovare il parco auto circolante viene prorogato il bonus auto. 420 i milioni nel 2021 stanziati per gli incentivi per gli acquisti di veicoli ibridi o elettrici, anche euro 6 di ultima generazione, con rottamazione di auto con almeno 10 anni di vita. 250 milioni per il termico euro 6 per acquisti fino a giugno 2021. 120 milioni per l’elettrico per acquisti fino a dicembre 2021 e 50 milioni per i veicoli commerciali. Bonus di ulteriori 2mila euro per veicoli elettrici e ibridi, aggiuntivi agli incentivi esistenti, e un bonus di 1.500 euro per gli euro 6 di ultima generazione. In entrambi i casi in presenza di rottamazione e con uno sconto aggiuntivo di 2mila euro richiesto al venditore.
Bonus ristorazione
Il bonus ristorazione è un contributo a fondo perduto, di importo compreso tra 1.000 e 10mila euro, concesso per gli acquisti di prodotti agroalimentari, inclusi prodotti vitivinicoli, della pesca e dell’acquacoltura, anche DOP e IGP, che valorizzino la materia prima di territorio. A sostegno del settore della ristorazione, la cui attività è stata fortemente limitata a causa della pandemia, la Legge di Bilancio 2021 stabilisce anche che l’attività di asporto e consegna a domicilio di pasti pronti sconta l’aliquota IVA ridotta del 10%.
Bonus chef
Via libera al bonus per gli chef: per a sostegno del settore della ristorazione fortemente colpito dalla crisi del Covid si introduce un credito d’imposta fino al 40% delle spese sostenute – tra il primo gennaio 2021 e il 30 giugno 2021 – dai cuochi professionisti di alberghi e ristoranti per l’acquisto di macchinari e attrezzature professionali e per i corsi di aggiornamento. Il credito d’imposta spetta fino ad un massimo di 6mila euro, nel limite complessivo di 1 milione per il 2021, ed è utilizzabile solo in compensazione.
Bonus idrico (anche detto bonus “rubinetti”)
La Manovra 2021 stanzia un bonus idrico di 1.000 euro da utilizzare entro il 31 dicembre 2021 per la sostituzione di sanitari con nuovi apparecchi a scarico ridotto e la sostituzione di rubinetteria, soffioni doccia e colonne doccia con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua, su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari. A questo incentivo può accedere anche chi svolge un’attività professionale. In questo caso, il credito di imposta può arrivare a 5mila euro per ogni immobile utilizzato per un’attività commerciale o istituzionale.
Bonus mobili
Sale a 16mila euro il tetto per il bonus mobili, la detrazione al 50% per le spese sostenute per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici. Si può usufruire di una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A o superiore per i forni e lavasciuga), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. L’agevolazione spetta anche per gli acquisti effettuati nel 2021, ma potrà essere richiesta solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato a partire dal 1° gennaio 2020. La detrazione va ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10mila euro.
Bonus tv e decoder
Nel 2021 vengono stanziati ulteriori 100 milioni di euro per l’estensione del bonus tv. Il Bonus tv, con valore fino a 50 euro, è un’agevolazione per l’acquisto di tv e decoder idonei alla ricezione di programmi televisivi con i nuovi standard trasmissivi (DVBT-2/HEVC) che diventeranno operativi a partire dal 2022, nonché per l’acquisto di decoder per la ricezione satellitare. E’ disponibile a partire dal 18 dicembre 2019 e fino al 31 dicembre 2022 o all’esaurimento delle risorse stanziate.
Bonus kit digitalizzazione (anche detto bonus “smartphone”)
20 milioni di euro per il 2021. Il bonus kit digitalizzazione consente di avere uno smartphone in comodato d’uso e Internet gratis per un anno. È previsto per chi vive in famiglie con reddito Isee sotto i 20 mila euro, uno a famiglia massimo, e non è già titolare di un contratto di connessione internet e di un contratto di telefonia mobile. Nel kit è incluso l’abbonamento a due giornali e l’app IO per i pagamenti digitali verso la PA e il cashback di Stato.
Bonus occhiali o lenti a contatto
Nella Legge di Bilancio 2021 previsto anche un voucher da 50 euro per l’acquisto di occhiali da vista o lenti a contatto. Il contributo è riconosciuto solo per chi ha l’Isee fino a 10mila euro. Lo sconto di 50 euro viene riconosciuto direttamente al momento del pagamento. Sarà quindi il commerciante che, per la vendita di occhiali da vista o lenti a contatto correttive, su richiesta dovrà far valere il bonus. Ma è necessario assicurarsi che abbia aderito all’iniziativa. Istituito anche un fondo per la tutela della vista da 5 milioni di euro per ciascun anno dal 2021 al 2023.
Bonus locatori (detto anche bonus “affitti”)
Inserito anche un bonus locatori: 50 milioni di contributo a fondo perduto per chi affitta una casa e abbassa il canone di locazione, fino al 50% dello sconto praticato. Il massimo è di 1.200 euro l’anno. Il locatore dovrà comunicare, in via telematica, all’Agenzia delle entrate la rinegoziazione del canone di locazione e ogni altra informazione utile ai fini dell’erogazione del contributo.
Bonus spese legali
Il 2021 porta con sé anche la novità del fondo per il rimborso delle spese legali agli imputati assolti, con una dotazione di 5 milioni di euro dal 2021. Lo Stato dovrà riconoscere alla persona definitivamente assolta nel processo penale il rimborso delle spese legali fino a un massimo di 10.500 euro, corrisposto in tre quote annuali di pari importo dall’anno successivo alla definitiva assoluzione.
Bonus bebè (assegno di natalità)
Viene confermato per il 2021 e viene portata a 10 giorni la durata del congedo di paternità. Necessario rinnovare l’Isee a partire dal 1° gennaio 2021 per calcolare esattamente la cifra a cui si ha diritto. Rispetto all’assegno di natalità delle leggi degli anni precedenti, ancora applicabili per gli eventi antecedenti al 2020, per le nascite, adozioni ed affidamenti preadottivi del 2020 la prestazione viene rimodulata con nuove soglie di Isee e può spettare, in applicazione del principio dell’accesso universale, nei limiti di un importo minimo, anche per Isee superiori alla soglia di 40mila euro o anche in assenza dell’indicatore Isee.
Assegno unico figli
Assegno unico e universale per famiglie con figli, per tutti i lavoratori, sia autonomi che dipendenti, ma anche a disoccupati e incapienti, a partire da luglio. Stanziamento aggiuntivo da 3 miliardi per il 2021. L’importo varierà in base all’Isee e potrà arrivare fino a 250 euro al mese per figlio.
Bonus asili nido
Incrementate le risorse per 100 milioni dal 2022 a crescere fino a 300 milioni annui a regime dal 2026. Il bonus asilo nido è una misura a sostegno delle famiglie per il pagamento delle rette relative alla frequenza di asili nido pubblici o privati e per forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche. L’importo massimo annuo del bonus è di 3mila euro e viene erogato in base all’Isee, che deve essere valido per le prestazioni ai minorenni, in corso di validità. Il Recovery Plan dovrebbe rafforzare questi interventi di welfare che mirano a liberare le donne dai lavori di cura e ad aumentare la loro presenza sul mercato del lavoro.
Bonus indigenti
Ripartito il progetto “INPS per tutti”, iniziativa avviata nell’ottobre 2019 per favorire l’accessibilità alle prestazioni assistenziali da parte di chi, pur avendone diritto, ha difficoltà a fruirne a causa del contesto di emarginazione sociale in cui vive. Il bonus indigenti viene rifinanziato con 40 milioni di euro per il 2021 per la distribuzione di derrate alimentari, dopo i 300 milioni stanziati nel 2020.
Bonus figli disabili
La Legge di Bilancio 2021 introduce un nuovo strumento di sostegno per le mamme con figli disabili: un bonus di importo fino a 500 euro al mese, erogato per 3 anni. Stanziati 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023. L’aiuto è destinato a madri sole, disoccupate o monoreddito con un figlio che abbia una disabilità di almeno il 60%.
Bonus caregiver familiari
Con una dotazione di 30 milioni di euro annui per il triennio 2021-23, viene istituito un fondo per il riconoscimento del valore sociale ed economico dell’attività di cura non professionale, i cosiddetti caregiver familiari. Questo riconoscimento del valore sociale ed economico della retribuzione del lavoro domestico nelle sue diverse forme si inquadra in un sistema di agevolazione fiscale per consentire la totale deduzione delle spese sostenute per il lavoro di cura.
Bonus vacanze
Il bonus vacanze viene prorogato fino a giugno 2021. Si tratta di un credito da 150 euro per i nuclei familiari composti da 1 persona, 300 euro per nuclei composti da due persone, 500 euro per le famiglie con più di due persone. L’80% del bonus viene applicato sotto forma di sconto da parte della struttura presso la quale si è pernottato, mentre il restante 20% si potrà detrarre nella dichiarazione dei redditi dell’anno prossimo.
Bonus per medici e infermieri
In Manovra novità anche per il bonus a medici e infermieri: 850 milioni circa all’anno a regime destinati al personale sanitario, di cui circa 500 milioni per i medici, fino a 335 milioni l’anno per indennità per gli infermieri da riconoscere dal 1° gennaio 2021 e 100 milioni per il restante personale sanitario.
Bonus quotazione PMI
Prorogato a tutto il 2021 il credito di imposta per le spese di consulenza relative alla quotazione delle piccole e medie imprese.
Bene i citati bonus, ma una grossa parte di essi non è entrata automaticamente in vigore, perché è legata all’emanazione di decreti attuativi, che molto spesso devono essere anche «concertati» tra due o più ministeri o addirittura con la Conferenza Stato Regioni. Passaggi che allungheranno ulteriormente i tempi di attuazione: i termini previsti per i decreti sono di solito di 30, 60 o anche 90 giorni dall’avvio della manovra. Ma molto spesso le scadenze non vengono rispettate, né sono previste sanzioni di alcun tipo per i ritardi. E le norme, come già successo in passato, rischiano di restare inapplicate a lungo.
Gran parte dei provvedimenti legati all’incremento dell’occupazione femminile, ad esempio, è appesa ai decreti di «concerto» tra più ministeri. I 50 milioni in più del fondo per sostenere il rientro al lavoro delle lavoratrici madri e favorire la conciliazione dei tempi di vita e tempi di lavoro saranno distribuiti solo con un decreto del ministro per la Famiglia, di concerto con il ministero dell’Economia, previa intesa in sede di Conferenza unificata. Nessuna previsione sui tempi.
Il fondo a sostegno dell’impresa femminile da 20 milioni richiede una triangolazione tra ministero della Famiglia, Mise e Mef. Per il sostegno alla parità salariale, servirà un provvedimento del ministero del Lavoro di concerto con il Mef. Idem per i 500 euro da erogare alle madri disoccupate o monoreddito con figli disabili.
I tempi si allungano anche per il vasto elenco di bonus e incentivi che hanno trovato spazio nella manovra. Prendiamo il bonus che dà diritto a uno sconto del 40% sul prezzo di acquisto di un’auto elettrica a chi ha un Isee entro i 30mila euro: le modalità per l’erogazione dovranno essere definite da un decreto del Mise di concerto con il Mef che dovrà arrivare entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge. Quindi presumibilmente prima di febbraio l’agevolazione non ci sarà.
Stesso discorso per il credito d’imposta fino al 40% riuvolto ai cuochi per l’acquisto di macchinari, attrezzi per la ristorazione o corsi di aggiornamento: servirà un decreto del Mise, di concerto con il ministero del Lavoro e il Mef, da adottare entro 60 giorni. Se tutto va bene, se ne parlerà a marzo.
Al rallentatore anche il bonus anti divario digitale per chi ha un Isee entro i 20mila euro annui, che concede in comodato gratuito uno smartphone o un tablet: la manovra prevede un decreto del presidente del Consiglio o del ministro dell’Innovazione entro 60 giorni. A scoppio ritardato anche il bonus da 9,95 euro come compensazione all’aumento del costo delle revisioni delle auto e il voucher da 50 euro per gli occhiali e le lenti a contatto. E pure il bonus rubinetti da mille euro: le modalità di erogazione arriveranno entro 60 giorni con un decreto del ministero dell’Ambiente. Per il bonus mobili e quello destinato ai proprietari di case in affitto, si attendono invece i provvedimenti dell’Agenzia delle entrate.
La manovra stanzia anche altri 100 milioni di euro per il rinnovo o la sostituzione dei vecchi televisori non idonei alla ricezione dei programmi con le nuove tecnologie digitali (Dvb-T2). Ma servirà anche qui, entro 45 giorni, un decreto del Mise, di concerto con il Mef.
Lo stesso discorso vale per lo sterminato elenco di fondi di ristoro da decine di milioni di euro distribuiti tra diversi settori. Dalle imprese creative ai festival e le bande musicali, dai licei musicali agli enti di ricerca, dalla filiera della birra a quella della frutta a guscio. E poi anche il fondo sperimentale per la formazione turistica esperienziale, quello per l’accoglienza dei genitori detenuti con bambini nelle case famiglia protette, per i malati di Alzheimer, per le famiglie che ricorrono alla procreazione medicalmente assistita, per gli studenti fuori sede e così via. Tutti in stand-by in attesa dei ministeriali che diano i dettagli sull’erogazione.
Finanche la scuola e il tanto dibattuto problema dell’affollamento di bus, tram e metro dovranno aspettare. Per il fondo da 150 milioni destinato al trasporto scolastico in conformità con le misure anti-Covid servirà un decreto del ministero dei Trasporti, di concerto con quello dell’Istruzione e quello dell’Economia, previa intesa in sede di Conferenza unificata.
Nessuno snellimento neanche per la sanità, nonostante il momento di emergenza. I 20 milioni di rimborso annuo per l’acquisto di test genomici per il carcinoma mammario dovranno aspettare un decreto del ministero della Salute. Così come l’incremento dei fondi all’Istituto superiore di sanità. I 4 milioni in più stanziati per la sanità militare richiederanno anche il «concerto» con il ministero della Difesa e dell’Economia. Persino l’uso delle medicine equivalenti per uso umano sugli animali necessiterà di un decreto del ministero della Salute per essere applicata, ma solo dopo aver sentito il parere dell’Aifa.
Sul fronte del lavoro, resta in lista d’attesa anche la nuova Gol, Garanzia di occupabilità dei lavoratori, per la quale sono stati stanziati 233 milioni nel 2021 per favorire la formazione e la transizione occupazione di chi perderà il lavoro. Servirà un decreto del ministro del Lavoro, di concerto con il ministro dell’Economia, previa intesa in sede di Conferenza Stato Regioni, da emanare entro 60 giorni, per stabilire prestazioni, procedure, servizi e valutazione delle competenze. E anche per la Iscro, la nuova “cassa integrazione” delle partite Iva, bisognerà seguire gli stessi passaggi prima di definire i percorsi di aggiornamento professionale legati all’erogazione dell’assegno. Se ne parlerà a marzo, insomma, se tutto va bene, per capire almeno come funzionerà.