Due i reati contestati dagli agenti provinciali: l’uso del richiamo acustico vietato e aver sparato un numero di colpi oltre il limite consentito

Si era appostato con un richiamo acustico per attrarre, in maniera vietata dalla legge, un numero maggiore di avifauna il cacciatore sorpreso dalla Polizia Provinciale nelle valli di Comacchio.

Una pattuglia della Polizia provinciale, a bordo della propria imbarcazione, ha sorpreso il cacciatore mentre esplodeva 4 colpi di seguito uno all’altro, dopo aver evidentemente rimosso il “fermo” del proprio fucile che consente l’esplosione di soli 3 colpi.

Due, quindi, i reati contestati dagli agenti provinciali: l’uso del richiamo acustico vietato e aver sparato un numero di colpi oltre il limite consentito.

Una volta raggiunto, all’uomo sono state quindi elevate due sanzioni penali, con un’ammenda, per ciascuna di esse, fino a 1.500 euro, a cui si aggiungono 16 settimane di sospensione dall’esercizio venatorio nell’area pre-Parco, che verrà comminata a partire dalla prossima stagione venatoria.

Il fucile, il richiamo e i germani reali catturati, sono stati sequestrati e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria, mentre per il richiamo acustico è prevista la confisca e la distruzione.

Purtroppo – commenta il comandante della Polizia provinciale Claudio Castagnoli – non diminuisce il numero di coloro che usano questi mezzi di caccia vietati e ringrazio i colleghi per un servizio sempre complesso, che richiede molte ore di appostamenti. Con questo intervento conclude Castagnoli – pur nell’esiguità dell’attuale organico, cerchiamo sempre di far comprendere a tutti come sia importante rispettare le regole”.