
Ieri sera in piazza Trento a Trieste ci sono state proteste contro il nuovo Dpcm, la manifestazione nel centro cittadino ha raccolto esercenti e operatori della cultura e dello spettacolo
Proteste contro le nuove misure contenute nell’ultimo Dpcm del Governo, ieri sera, lunedì 26 ottobre, nel primo giorno di entrata in vigore del Decreto, nel centro storico di Ferrara. A ritrovarsi sono stati principalmente ristoratori e commercianti, ma non solo. Alla manifestazione davanti al Duomo e in piazza Trento e Trieste si è unito anche il Sindaco del capoluogo estense Alan Fabbri, che nel pomeriggio di ieri aveva preannunciato la sua presenza.
“Questi provvedimenti colpiscono solamente le attività produttive, commerciali, imprenditoriali e i lavoratori dipendenti. Per contrastare un’emergenza non si può crearne un’altra. Così si creano solo divisioni – afferma il Sindaco Fabbri –. È stato spiacevole sentire annunciare misure senza che sia stato spiegato, nel dettaglio e provvedimenti alla mano, come e quante risorse siano previste per ristori e indennizzi. È stato anche spiacevole sentire dal governo che queste sono ‘attività non essenziali’. Parliamo di lavoro, di famiglie, di attività economiche, produttive, commerciali. Serve rispetto. Noi continueremo questa battaglia silenziosa, consapevoli che per uscire da questa situazione serve un’alleanza tra forze sociali, servono impegno e risorse. Noi abbiamo previsto un bando anticrisi da 1,7 milioni di euro, altri 100mila euro per la sicurezza delle imprese agricole, abbiamo previsto nidi gratuiti e rette abbassate, abbiamo investito nella ripartenza, in eventi, nell’offerta culturale. Oggi ci sentiamo tutti parte lesa e intendo informare di questo anche il ministro ferrarese Franceschini“.
In un’intervista (qui il video) nel corso della protesta delle categorie in piazza della Cattedrale, il Sindaco di Ferrara ha affermato: “Credo che sia un momento molto importante perché quando dalla base nascono movimenti così spontanei vuol dire che evidentemente qualcosa si è sbagliato. Questo Governo si è dimenticato di chi effettivamente produce e sta creando una lotta di classe tra una parte del nostro Paese che vuole continuare a lavorare (bar, ristoratori, piscine, palestre…), e non ha inoltre ascoltato anche il suggerimento arrivato dagli Enti Locali. Per combattere un’emergenza si può creare un’altra emergenza di carattere lavorativo, l’equilibrio non si è voluto trovare e siamo qui in questo momento per questo. Siamo consapevoli del fatto che ci sia un’emergenza di carattere sanitario, ma siamo anche consapevoli del fatto che le misure che si stanno cercando di portare avanti, non so fino a che punto risolvano questa situazione”. Fabbri ha infine criticato l’operato del Governo che “ha presentato un Dpcm che non è stato accompagnato parallelamente anche da un sistema di risorse e di ristori. È assolutamente folle quello che è stato fatto, il Presidente Conte probabilmente non si rende conto di quello che sta capitando in questo Paese. Oggi è una dimostrazione di libertà enorme“.