
Un’attività di ristorazione era stata allestita in una casa privata nelle campagne del centese. Il costo medio del pranzo o della cena si aggirava intorno ai 30 euro
I finanzieri del Comando Provinciale di Ferrara hanno individuato, nelle campagne del centese, una casa privata, dove il proprietario aveva realizzato, in modo del tutto abusivo, un’attività di ristorazione per la degustazione di specialità di pesce.
Al momento dell’accesso sono stati identificati ben 29 avventori, tutti seduti ai tavoli come normali clienti. Il costo medio del pranzo e/o della cena si aggirava, tutto compreso intorno ai 30 €.
L’attività, iniziata poco prima del lockdown per la passione del proprietario di casa di cucinare il pesce, veniva pubblicizzata dai clienti col metodo del “passaparola”. Dopo il lockdown l’ispirazione per l’arte culinaria e i feedback positivi hanno portato ad una ripresa dell’attività, come dimostrano le prenotazioni ricevute dal titolare anche per il periodo di ferragosto e la documentazione reperita dalle fiamme gialle della Tenenza di Cento, nel corso del controllo: negli ultimi quindici giorni di luglio, il ristoratore aveva acquistato pesce per un importo di circa 2.000 €.

L’attività “abusiva” veniva esercitata solo su prenotazione all’interno della proprietà dell’imprenditore, grazie anche agli ampi spazi all’aperto (e dunque in qualche modo nel rispetto delle regole sul distanziamento sociale) dove venivano sistemati i tavoli per la clientela. Il locale peraltro era dotato di tutte le attrezzature tipiche della ristorazione professionale (griglia, piano cottura, piani di appoggio, congelatori, frigoriferi, stoviglie, tegami, sedie, tavoli).
Specifiche segnalazioni saranno inoltrate al Comune di Cento e alla competente AUSL, per i provvedimenti di competenza. Ulteriore comunicazione sarà inviata all’Agenzia delle Entrate, per l’attribuzione di una partita iva, che servirà solo a far confluire al fisco gli esiti dell’attività ispettiva in corso da parte della Tenenza di Cento.
L’intervento si inserisce nel più ampio dispositivo di contrasto ai fenomeni illeciti posto in essere dalla Guardia di Finanza a tutela delle Entrate dello Stato e di tutti gli imprenditori che operano nella legalità nonché della salute dei cittadini.