
Spetta alle famiglie con Isee inferiore a 8.265 euro o con almeno 4 figli a carico
Entro il 31 luglio dovranno essere rinnovate tutte le domande per il bonus sociale, lo sconto nelle bollette di luce, gas e acqua, previsto per le famiglie in condizioni di disagio economico e fisico e per i nuclei familiari numerosi, che avrebbero dovuto essere presentate entro il 31 marzo, il 30 aprile e il 31 maggio 2020. Come si ricorderà, infatti, per venire incontro alle difficoltà logistiche determinate dalle misure di lockdown assunte dal governo nella fase più critica dell’epidemia da coronavirus, l’Autorità per l’energia ha disposto il differimento dei termini.
Chi ha diritto allo sconto in bolletta
In attesa che il bonus diventi automatico dal prossimo 1° gennaio, come previsto dall’ultimo decreto fiscale, l’iter per rinnovare la domanda o per fare richiesta del beneficio resta immutato. Per ottenere lo sconto nella bolletta di luce, gas e acqua bisogna rientrare in una delle seguenti categorie: nucleo familiare con Isee non superiore a 8.265 euro o con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa) e indicatore Isee non superiore ai 20mila euro; e ancora, nucleo titolare di reddito o pensione di cittadinanza oppure i casi di grave malattia in cui si è costretti a ricorrere ad apparecchiature elettromedicali indispensabili per il mantenimento in vita. I titolari di reddito di cittadinanza hanno poi diritto al bonus luce e gas anche se l’Isee supera gli 8.265 euro, mentre possono chiedere lo sconto nella bolletta dell’acqua solo se l’Isee si colloca entro la soglia di 8.265 euro.
Come si ottiene il bonus sociale
Per quanto riguarda la richiesta di bonus, invece, la domanda va presentata presso il Comune di residenza o un altro ente designato dal Comune (Caf, Comunità montane) utilizzando i moduli appositi. Con un singolo modulo si fa richiesta di accesso a tutti i bonus previsti. Anche i titolari di reddito o pensione di cittadinanza devono presentare la domanda con le stesse modalità degli altri soggetti. Per depositare la richiesta sono necessari un documento d’identità (o l’eventuale delega), l’attestazione dell’Isee in corso di validità e due moduli, disponibili entrambi sul sito dell’Autorità che servono a fotografare la situazione economica familiare e a recuperare le informazioni relative alla propria fornitura (reperibili in bolletta o nel contratto stipulato con l’operatore di energia). I titolari di reddito o pensione di cittadinanza dovranno indicare anche il numero di protocollo o comunque l’attestazione utile a documentare la titolarità del beneficio.