
L’appello di Massimiliano Zetti
Massimiliano Zetti per il Nuovo sindacato Carabinieri dà nuovamente voce alle diverse istanze fatte anche da diverse altre sigle sindacali militari. “Tutti insieme – afferma Zetti – si è chiesto alle diverse Regioni Amministrative di far somministrare il test sierologico non solo al personale sanitario ma anche alle Forze di Polizia, insieme in prima linea e Forze essenziali nei processi di contenimento del virus COVID-19. Diverse Regioni hanno accolto le nostre istanze e sono partiti i test che hanno rivelato un numero rilevante di positivi che hanno evidenziato come i Carabinieri, per la loro specificità di dover essere a contatto con la gente, stiano correndo gravi e oggettivi rischi di contagio“.
“Analizzando i rapporti dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) del 27 Aprile 2020 – prosegue –, quello dettagliato del 23 Aprile 2020, la situazione contagiati Arma al 27 Aprile (come da portale), porta ad analizzare i dati in maniera oggettiva:
- Contagiati Totali: 197.096. Decessi Totali: 24.780
- Fascia età 18-59 anni. Decessi: 1.183 Percentuale decessi su Contagiati (PDC): 0,6%
- Personale sanitario fascia età 18-59. Contagiati: 17.441. Decessi: 22 PDC: 0,13%
- Personale Arma CC Contagiati: 641. Decessi: 8 Percentuale decessi su Contagiati: 1,24%
Sono dati, oggettivi e inequivocabili, che evidenziano come tutti i Carabinieri che sono coinvolti nei controlli di contenimento e nella routine quotidiana, rappresentano percentualmente la realtà sociale più colpita, che va difesa come qualsiasi altra parte sociale del nostro Paese“.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri chiede al Comandante Generale trasparenza sui dati (suddivisi per province, regioni, e per ogni suddivisione interna di ruoli e strutture) e una pronta risposta ai numeri che stanno emergendo e che necessitano di un intervento risolutorio e inequivocabile. “Sicuramente le prime settimane hanno visto una impreparazione della catena gerarchica nel fornire DPI – continua Massimiliano Zatti –, ma soprattutto nel far utilizzare gli stessi sempre e senza condizioni (lo dimostrano i decessi avvenuti tutti durante le prime 2-3 settimane dall’inizio. Purtroppo ci sono ancora dei responsabili di Reparto che ostacolano la fornitura in donazione di DPI e la messa in atto delle procedure imposte dai pacchetti d’ordine di questo Comando (per esempio il controllo temperature, sanificazione autoveicoli e ambienti), appellandosi a interpretazioni che vanno contro la tutela della salute dei Carabinieri“.
Tornando all’incipit di questa lettera, Il Nuovo Sindacato Carabinieri chiede al Comandante Generale di farsi promotore di una richiesta immediata al Ministero della Salute per la somministrazione del test sierologico a tutti i Carabinieri di Italia, di tutti i Reparti (inclusi quelli dislocati all’estero e/o in strutture internazionali, dove catene di comando estranee all’Arma dei Carabinieri stanno ignorando le richieste dei Colleghi per l’adozione di strumenti di protezione e di prevenzione, dai semplici DPI al sottoporsi ai test nelle regioni dove già loro Colleghi hanno usufruito del servizio).
“Comandante – conclude il portavoce –, il Nuovo Sindacato Carabinieri raccoglie ogni giorno le criticità dal territorio e se ne fa carico per rappresentarle ai diversi livelli. Le ricordiamo che la sentenza della Corte Costituzionale ci riconosce al pari della Rappresentanza Militare, e tuttora Lei ancora non ci consulta né convoca (anche in videoconferenza) non considerando cosa già rappresentiamo per ogni Carabiniere, con tutti gli sforzi di tempo ed economici e personali che spendiamo ogni giorno LIBERI DAL SERVIZIO con il solo scopo di tutelare i diritti dei Colleghi, di ogni ordine e grado“.