Tra i giovani rappresentanti anche ragazzi ferraresi

I giovani di diversi Paesi del Mediterraneo protagonisti dell’incontro, che si è tenuto a Napoli in questi giorni, in preparazione della prossima COP21 sulla Convenzione di Barcellona che si terrà a dicembre proprio nel capoluogo partenopeo.

Grazie ai Fridsys for Future e al nuovo impegno di tante ragazze e ragazzi in tutto il mondo, per la prima volta i giovani diventano interlocutori e protagonisti della prossima conferenza sulla Convenzione di Barcellona per la protezione dell’ambiente marino e delle regioni costiere del Mediterraneo e per portare un contributo concreto sulle scelte da compiere per affrontare i cambiamenti climatici, blue economy, biodiversità, inquinamento ambientale, sicurezza alimentare, divari economici.
 

Tra i giovani rappresentanti dei Paesi della Convenzione di Barcellona, designati dai rispettivi National Focal Point di UNEP MAP, non potevano mancare i ragazzi provenienti dalle Riserve della Biosfera MAB UNESCO tra cui, le Riserve del Delta del Po, delle Alpi Ledrensi e Judicaria, del Monviso, delle Prealpi Giulie.

I ragazzi del MAB hanno avuto la possibilità di incontrare altri giovani di realtà diverse, provenienti da Israele, Bosnia Erzegovina, Libano, Slovenia, Francia e Malta, sempre attivi nel campo della sostenibilità e anche i membri della rete SDSN delle Nazioni Unite. I temi principali dell’incontro sono stati: gli aspetti socio economici dello sviluppo sostenibile nella regione mediterranea; il problema dei rifiuti in mare, come le microplastiche; le Aree Marine Protette e la biodiversità, sia terrestre che marina; i cambiamenti climatici; la Blue economy con particolare attenzione al turismo e alla gestione integrata della fascia costiera (ICZM).

L’incontro è iniziato con un discorso molto incoraggiante del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa: “Da Napoli inizia un percorso importante verso la conferenza delle parti sul MarMediterraneo: tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo si incontrano per trovare soluzioni per la tutela del nostro mareDa sempre il confronto è stato tra tecnici e politici, mai con i giovani – ha spiegato il Ministro – Quest’anno invece, per la prima volta nella storia, c’è la COP21 dei giovani, ed è un piacere e un orgoglio vederli”.

Il Ministero dell’Ambiente del nostro Paese, infatti, ha voluto iniziare con la COP Giovani il percorso di avvicinamento all’appuntamento di dicembre durante il quale si confronteranno  i ministri dell’Ambiente dei 21 Paesi che affacciano sul Mediterraneo. L’obiettivo è quello di accrescere e valorizzare il ruolo delle nuove generazioni sui temi della protezione dell’ambiente marino e della regione costiera, nonché dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e offrire ai ragazzi l’opportunità di inviare un messaggio alla Cop21.
 

L’aspirazione – ha spiegato il Ministro - è di avere la carta dei giovani del Mediterraneo per la tutela della biodiversità e del bacino con un ruolo istituzionalizzato dal governo italiano. Le loro proposte saranno oggetto di approfondimento nella plenaria di tutti i Ministri dell’ambiente. Questo mare non è nato per essere un cimitero sommerso, ma per essere un mare di popoli e di ecocompatibilità. Su questo ad esempio siamo determinati ad abbassare le emissioni in atmosfera di zolfo, tutelando centinaia di migliaia di cittadini“.

 

La COP Giovani è stata organizzata dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, in collaborazione con il comune di Napoli, Cnr-Ismed ed il contributo di Sdsn Mediterranean c/o Santa Chiara Lab – Università di Siena.