Le informazioni del Comune di Comacchio

 

Il Comune di Comacchio interviene per chiarificazioni sulla adottabilità dei 31 cuccioli di cane a seguito del sequestro amministrativo effettuato nei giorni scorsi dai militari del Comando Compagnia Carabinieri di Comacchio e dai colleghi dell’Ufficio Territoriale Biodiversità di Bosco Mesola.

Il Centro di Protezione del Cane di Migliaro, spiega l’Amministrazione, ha prontamente provveduto ad assumere la custodia e la cura dei cuccioli, affidandoli dapprima alle necessarie visite del veterinario, presso il canile. I cuccioli, che fortunatamente non presentano problemi di salute, sono stati così sottoposti alle prassi sanitarie di routine. Trattandosi di cuccioli particolarmente giovani, molti dei quali dell’età di circa 20 giorni, essi necessitano di una particolare cura e di costante attenzione. Per queste ragioni ed in coerenza con le indicazioni ricevute dal medico veterinario della Centro di Protezione del Cane, i cuccioli restano al momento custoditi e controllati presso la strutture in questione, in locale idoneo e debitamente riscaldato, dove è loro garantita  una costante sorveglianza e cura nell’arco di tutte le 24 ore, anche nei giorni festivi.

Trascorso il periodo previsto per completare la necessaria profilassi sanitaria, al raggiungimento del sessantesimo giorno di vita ed ottenute le relative autorizzazioni da parte delle Autorità competenti, tutti i 31 cuccioli saranno resi disponibili per l’adozione. Si fa presente che la precedenza, per quanto concerne le procedure finalizzate all’adozione, sarà concessa dapprima a coloro che risiedono nel territorio comunale di Comacchio e che hanno già formulato istanza in tal senso ed, in subordine, a coloro che risiedono nel territori limitrofi. Tale decisione è suffragata dalla necessità di effettuare i dovuti controlli ai cuccioli adottati.

Le pratiche di adozione tuttavia sono subordinate anche al dissequestro dei cuccioli, da parte dell’Autorità giudiziaria competente.
Il Sindaco Marco Fabbri, a nome dell’Amministrazione Comunale esprime “sentiti apprezzamenti per la brillante operazione compiuta, ai militari del Comando Compagnia Carabinieri di Comacchio, della stazione di Porto Garibaldi e ai carabinieri forestali di Bosco Mesola, coordinati dal Tenente Adrea Coppi. Il Sindaco altresì ringrazia il Presidente del Centro di Protezione del Cane Alberto Rodolfi, gli operatori ed i volontari della medesima struttura per l’efficace, professionale collaborazione prestata a tutela dei cuccioli sequestrati. Le centinaia di richieste di adozione sinora pervenute testimoniano la grande sensibilità e lo straordinario senso civico, propri di tutti coloro che amano gli animali”.

 

La cronaca

Nel primo pomeriggio del 6 gennaio, è spiegato in una nota stampa, i Carabinieri della Compagnia di Comacchio e della Stazione di Porto Garibaldi sulla strada statale 305 “Romea” hanno intercettato un autoveicolo sospetto  guidato da un cittadino slovacco classe 1961, ivi residente ed in Italia senza fissa dimora, che risulta essere allevatore in patria. Avvicinatisi alla vettura per il controllo, i Carabinieri udivano dei lamenti e sommessamente abbaiare dal baule della vettura avente targa slovacca, e vi trovavano, collocati in ceste di plastica, trentuno cuccioli che lo straniero tentava di introdurre nel territorio nazionale in assenza delle previste certificazioni igienico-sanitarie. I cani (delle razze “bull dogue francese” “cavalier king” “maltese” “bolognese” “shitzu” e “boxer”) erano completamente infreddoliti ma per fortuna tutti vivi ed ora salvi. Gli immediati approfondimenti info-investigativi, condotti con il supporto dei Carabinieri del posto fisso dell’Ufficio territoriale per le Biodiversità (U.T.B.) di Bosco della Mesola (FE), consentivano di accertare, sul conto del soggetto, una recidiva specifica poiché già indagato, antecedente all’anno 2010, dalla Sezione Polstrada di Roma per le medesime ipotesi delittuose, nonché un ordine di esecuzione per la carcerazione e la contestuale sospensione, emesso dal Tribunale di Nola (NA) per analoghe contestazioni, cui va ad aggiungersi questa denuncia in stato di libertà alla Procura di Ferrara per i reati di maltrattamento ed abbandono di animali e per traffico internazionale illecito di animali da compagnia. Personale veterinario ha verificato le condizioni di salute dei cuccioli stabilendone per tutti l’età inferiore ai due mesi, e suggeriva il momentaneo affidamento ad apposita struttura municipale. Il valore complessivo della illecita importazione sul mercato nazionale dei cuccioli è pari ad € 35.000,00 circa.