
Operai impiegati in tre laboratori tessili
Grazie ad un controllo della Guardia di Finanza sono stati scoperti a Bondeno 11 lavoratori in nero in 3 diversi laboratori tessili tutti gestiti da imprenditori di etnia cinese.
A scoprire la piccola Chinatown sono state le Fiamme Gialle di Cento che hanno condotto un blitz notturno nei confronti dei 3 laboratori di confezione ubicati in campagna.
L’operazione, cui hanno partecipato 10 finanzieri e 5 ispettori della Direzione Territoriale del Lavoro di Ferrara, è scattata nelle prime ore della serata di ieri e si è protratta per tutta la notte, al termine della quale sono stati identificati 22 lavoratori cinesi ed i loro datori di lavoro.
Fra gli 11 dipendenti non dichiarati è risultato esservi anche 1 clandestino, mentre sono in corso ulteriori verifiche per controllare la posizione di altri 4 operai. L’imprenditore che aveva alle proprie dipendenze il lavoratore straniero privo del permesso di soggiorno è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Ferrara per aver violato le norme sull’immigrazione.
Per due dei tre laboratori è scattata la sospensione immediata dell’attività: in uno dei laboratori, su 12 dipendenti 9 sono risultati completamente non dichiarati.
Una delle aziende coinvolte nello sfruttamento della manodopera illegale era stata da poco controllata: il titolare era stato denunciato alla Procura della Repubblica di Ferrara perché coinvolto in un giro di false fatture sul quale aveva indagato la Tenenza di Cento fra il 2010 ed il 2014 e che aveva portato alla scoperta di una frode fiscale nel settore tessile ad opera di imprenditori cinesi con aziende dislocate nelle province di Modena e Bologna proprio al ridosso del distretto industriale del tessile di Carpi.