Qual è l’attuale situazione sul fronte delle forniture dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) all’interno dell’Ospedale di Cona? Per DPI, ormai divenuto termine di uso comune, si intende “qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi presenti nell’attività lavorativa, suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo”. In ambito sanitario: mascherine, copricapi, schermi facciali, tute, calzari, ecc
Fin dall’inizio dell’emergenza le scorte sono state gestite per l’intera “Area Vasta Emilia Centro” (Azienda USL di Bologna, Azienda USL di Imola, Azienda USL di Ferrara, Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna – Policlinico S.Orsola-Malpighi, Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara e Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna), a livello di magazzino, da Reggio Emilia. Anche per quanto riguarda l’ospedale di Cona i DPI sono stati subito tenuti contingentati e distribuiti, in maniera razionale, a tutti i servizi.
La situazione attuale vede in sofferenza l’ospedale, in maniera particolare sul versante dei gambali. Ieri l’arrivo di una fornitura di 2.000 pezzi provenienti da una donazione, resa operativa in pochissime ore, che ha previsto la consegna, già a partire dal tardo pomeriggio di ieri, 30 marzo, di 800 pezzi presso le unità operative di Terapia Intensiva di coorte. In alternativa, laddove è possibile, sono stati utilizzati calzati in Pvc con elastico (sovrascarpe).
Per quanto riguarda le mascherine chirurgiche, il consumo giornaliero dell’Azienda corrisponde a circa 4mila pezzi; le scorte attualmente presenti garantiscono l’autonomia per diversi giorni anche in virtù dell’arrivo di circa 10mila pezzi provenienti da aiuti internazionali. Le mascherine chirurgiche inizialmente distribuite dalla Protezione Civile (circa 16mila) sono ancora stoccate presso i nostri magazzini. Per i dispositivi di maggiore livello di protezione respiratoria (modello FPP2 e FPP3), non sussistono particolari problemi per l’approvvigionamento e le scorte.
Inoltre, l’azienda da qualche giorno ha provveduto alla distribuzione delle “tute integrali”, DPI classificato a protezione massima; la giacenza, integrata dall’arrivo di ulteriori 600 pezzi, permetterà di fornire tale dispositivo alle Terapie Intensive e ad altri settori operativi, ritenuti maggiormente esposti.
Le giacenze dei camici di protezione non presenta particolari criticità, grazie l’introduzione di un sistema di gestione integrato tra camici idrorepellenti monouso e camini idrorepellenti pluriuso; quest’ultimi garantiscono il medesimo livello di protezione rispetto a quelli monouso.
Anche la fornitura di copricapi, allo stato attuale non presenta particolari criticità.