
La vittima, insospettita, ha mantenuto la calma ed ha voluto vederci chiaro
Continuano con cadenza domenicale gli incontri presso le parrocchie della diocesi di Ferrara e Comacchio da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Ferrara. È dal mese di settembre infatti che i Comandanti delle Stazioni competenti sul territorio della diocesi del capoluogo estense, offrono un piccolo momento di approfondimento al termine delle celebrazioni domenicali per spiegare ai fedeli le varie modalità con cui vengono perpetrate le truffe ai danni degli anziani, fornendo al contempo semplici ma efficaci consigli sui comportamenti da adottare nel caso in cui ci si imbatta in un truffatore.
I primi risultati dell’iniziativa iniziano a portare i loro frutti infatti, sempre più, giungono segnalazioni ai comandi dell’Arma ferrarese da parte di cittadini che sono stati contattati da falsi avvocati o da soggetti che millantano di appartenere alle Forze dell’Ordine e che non sono cascati nel tranello dei truffatori che, nella maggior parte dei casi, chiedono di farsi consegnare denaro per risarcire fantomatici danni causati da parenti rimasti coinvolti in sinistri stradali.
Nel corso dei prossimi incontri, sarà spiegata inoltre una nuova tecnica con cui i malviventi tentano di entrare in contatto con i nostri anziani. Risale a giovedì u.s. infatti il tentativo con cui, un falso Carabiniere in servizio alla Stazione di via del Campo, ha chiamato un ignaro pensionato residente a Ferrara informandolo che era atteso in caserma per ritirare una raccomandata urgente a suo nome.
L’uomo, insospettito dalla strana richiesta, ha mantenuto la calma ed ha voluto vederci chiaro: dopo aver digitato il numero di telefono della caserma ed aver parlato con i militari è stato infatti informato che si trattava di un tentativo di raggiro, verosimilmente finalizzato a farlo allontanare dall’abitazione per consentire ai malintenzionati di accedervi all’interno con più facilità, consigliandogli quindi di rimanere in casa e di non aderire alle richieste degli interlocutori.
Successivamente, mentre una pattuglia della Sezione Radiomobile presidiava la zona, l’uomo è stato quindi invitato a recarsi in caserma per presentare formale denuncia.