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Tutti i servizi sperimentati a Ferrara e un nuovo progetto pilota per i pazienti diabetici

La telemedicina come alleato estremamente utile e molto promettente per raggiungere in particolare i pazienti con patologie croniche come quelle cardiache o il diabete, oppure per i giovani che hanno poco tempo a disposizione ma familiarità con la tecnologia.

Le aziende sanitarie ferraresi continuano a investire molto in questo settore, in sinergia con il modello organizzativo per l’implementazione dei servizi di telemedicina approvato in questi giorni dalla Regione nell’ambito del PNRR.

L’Azienda USL di Ferrara grazie al progetto “Azienda Sanitaria Digitale” sta già sperimentando con ottimi risultati le videovisite diabetologiche e cardiologiche di controllo attivate da giugno 2022per seguire a distanza i pazienti che hanno già una diagnosi.

In un anno di attività sono state eseguite 193 televisite cardiologiche (di cui 105 nel secondo semestre del 2022 e 88 nel primo semestre del 2023) e 157 televisite diabetologiche (54 nel 2022 e 103 a giugno 2023), che dal dicembre 2022 sono state attivate anche in carcere con l’effettuazione di 29 videovisite diabetologiche presso la Casa Circondariale di Ferrara.

Si amplia poi il servizio di telerefertazione dell’elettrocardiogramma in tempo reale: già da novembre 2021 la Cardiologia provinciale presso l’ospedale di Cento è partita con l’attività di telerefertazione ECG, ora attiva presso le Case della Salute di Copparo e Bondeno e di prossima attivazione a Ferrara, Portomaggiore e Comacchio. Tra il 2022 e il 2023 sono state eseguite 311 telerefertazioni, di cui 288 a Copparo e 23 a Bondeno.

A gennaio 2022 sono iniziate le teleretinografie eseguite presso la Casa della Salute di Codigoro con refertazione da parte del Servizio Oculistica Ausl che hanno raggiunto le 118 prestazioni da remoto.

L’ultima novità interessa il percorso di screening del colon retto: in soli due mesi dall’attivazione, sono già 52 i pazienti che hanno sceltodi effettuare il colloquio pre-colonscopia in video collegamento.

Un impegno assunto anche dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara che sta implementando le televisite di controllo cardiologica (93), endocrinologica (40), fisiatrica (13), ginecologica (3), neurologica (68), oncologica (8) e ostetrica (15), per un totale di 240 prestazioni in telemedicina da marzo 2022 a maggio 2023.

Focus sulla Genetica Medica con 61 consulenze collegate al test genetico e 72 consulenze genetiche complesse, sempre nel periodo compreso da marzo 2022 a maggio 2023.

Un’innovazione che piace anche ai professionisti con 910 casi di pazienti discussi in meeting multidisciplinari già organizzati nel corso di quest’anno.

E ora la telemedicina entra ancora di più nella presa in carico dei pazienti diabetici. Grazie ad un progetto innovativo saranno ulteriormente implementate le televisite di controllo ai pazienti affetti da diabete tipo 2 non complicato seguiti dai propri medici di famiglia, ma anche le occasioni di teleconsulto tra questi ultimi e gli specialisti della Diabetologia territoriale, diretta dal dottor Marcello Monesi.

L’Italia presenta l’indice di rischio più elevato di insorgenza di diabete nelle persone al di sopra dei 65 anni e la provincia di Ferrara, anche per la forte presenza di popolazione nelle fasce di età più elevate, presenta una prevalenza del diabete del 9% circa, ben superiore alla media regionale (7%) e nazionale (6%), con un numero di pazienti che sfiora le 30.000 unità. L’assistenza diabetologica è storicamente imperniata sull’Unità operativa di Diabetologia Territoriale che opera sui 3 distretti provinciali all’interno delle Case di Comunità con team diabetologici dedicati, e sull’attività dei medici di famiglia.

In pratica, una volta formulata la diagnosi di diabete da parte del medico di famiglia, la persona neodiagnosticata viene indirizzata presso uno degli ambulatori della Diabetologia Territoriale per un primo inquadramento diagnostico terapeutico che prevede una visita medica, un colloquio nutrizionale, un counseling sullo stile di vita.

Successivamente, i pazienti con compenso metabolico stabile e privi di complicanze vengono “riaffidati” al loro medico: sono circa la metà dei 30.000 presenti in provincia. Per questi pazienti il dialogo e il contatto tra il medico di famiglia e la Diabetologia deve essere continuo e maggiore possibile.

Il progetto pilota punta proprio a questo, partendo da un gruppo di medici di famiglia, valutando poi l’impatto che l’implementazione di tecnologie innovative come la televisita e il teleconsulto possano migliorare il servizio reso ai pazienti ed il loro percorso diagnostico, terapeutico e di follow up.

Specialisti diabetologi e medici di famiglia individueranno insieme i pazienti da discutere assieme, dopodiché il medico eseguirà un teleconsulto con la struttura diabetologica (in spazi e tempi dedicati) per la discussione dei casi clinici o delle opzioni terapeutiche. In alternativa, la stessa rivalutazione dei pazienti potrà avvenire, oltre che in modalità tradizionale, anche attraverso prestazioni di televisita.

Nel percorso di presa in carico potranno essere coinvolti altri specialisti quali il cardiologo e/o il nefrologo, al fine di migliorare ulteriormente la presa in carico dei pazienti. E tale percorso permetterà di minimizzare il rischio di progressione delle complicanze anche alla luce delle evidenze emerse recentemente in campo diabetologico, cardiologico e renale.

Questo innovativo progetto viene realizzato col contributo non condizionante di Boehringer Ingelheim Italia S.p.A.