
L’ipotesi del progetto pensato dal Comune in collaborazione con i locali della movida ferrarese
Prende forma l’operazione Movida Sicura, la sperimentazione che il Comune di Ferrara vuole avviare in collaborazione con i locali della zona tipica della movida ferrarese. Oggi, presso la sede comunale si è tenuto un secondo incontro con i rappresentanti delle attività dell’area durante il quale sono state definite le linee guida di un protocollo di sicurezza che è in fase di elaborazione e che, una volta condiviso con tutti i soggetti interessati, i locali saranno invitati a sottoscrivere.
L’obiettivo è quello di garantire a tutti un divertimento sicuro, ai locali la riapertura, evitando però situazioni potenzialmente pericolose per la diffusione del contagio da Coronavirus. Si tratta di un progetto in fase di elaborazione e di condivisione che potrebbe subire variazioni e che dovrà comunque passare al vaglio del Comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica a cui verrà presentato giovedì 28 maggio 2020.
Di seguito l’ipotesi del progetto ad oggi.
L’area definita come Zona Movida è quella compresa tra via Mayr, San Romano e Piazza Verdi e già dal prossimo venerdì a questi spazi si accederà con un meccanismo di contingentamento degli ingressi tale per cui a tutti sarà garantita la possibilità di mangiare, bere e divertirsi con gli amici in totale sicurezza e nel rispetto di tutte le norme e le prescrizioni sanitarie dovuta all’emergenza Covid-19. Allo studio del Comune e delle associazioni che rappresentano i locali della zona c’è, in questi giorni, anche un protocollo operativo di sicurezza che prevede ulteriori importanti aspetti organizzativi.
Relativamente alla gestione degli spazi:
La Zona Movida sarà pedonalizzata nelle serate di mercoledì, venerdì e sabato per l’ultima settimana di maggio 2020 e fino a fine giugno 2020 (si tratta di un progetto sperimentale passibile di modifiche o di riconferme successive).
Verranno identificati due punti di entrata e due (o più) punti di uscita alla Zona Movida, tali da non creare flussi incrociati di passaggio
Presso i punti di entrata saranno operativi degli steward, scelti tra professionisti addetti alla sicurezza e alla vigilanza privata, ingaggiati dai gestori dei locali, ai quali il Comune si prepara a garantire un sostegno economico per questa fase di sperimentazione.
Ai locali verrà data la possibilità di ampliare le distese e di aggiungere tavoli a quelli già in essere, occupando porzioni di carreggiata e altri spazi, nel rispetto delle distanze minime da garantire al passaggio dei passanti, dei disabili e dei mezzi di soccorso.
Ulteriore step del progetto (programmato per la settimana prossima) è la trasformazione di Piazza Verdi in una zona dedicata al servizio ai tavoli, condivisa tra le attività prospicienti, che potranno sistemare sulla piazza i tavolini, distanziati come indicato dalle normative garantendo in questo modo l’accesso ad un maggior numero di clienti ed evitando assembramenti.
Relativamente alla gestione degli ingressi:
All’intera Zona Movida potranno accedere, in via preferenziale, tutti coloro che dimostreranno di avere una prenotazione confermata presso uno qualsiasi dei locali presenti e aderenti al protocollo.
Chi dovesse presentarsi all’ingresso senza una prenotazione verrà, invece, gestito dagli Steward a seconda della effettiva possibilità di accesso, che varierà a seconda delle presenze già presenti all’interno.
Durante l’arco della serata a seconda dell’orario e del numero di presenze gli ingressi potranno essere chiusi o riaperti per permettere nuove entrate. Fermo restando che la prenotazione ad un tavolo garantisce sempre la possibilità di accesso all’area.
Gli steward saranno adibiti anche al controllo interno all’area e coadiuvati dalla Polizia Locale nel verificare il mantenimento delle distanze e il rispetto delle regole igieniche e delle prescrizioni sanitarie.
Per definire gli ulteriori passaggi operativi già per domani mattina, nella sede comunale è previsto un nuovo incontro alla presenza del vicesindaco Nicola Lodi, dei tecnici del Comune e dei rappresentanti delle attività della zona.