
Per manovre speculative di beni sul mercato
I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Ferrara hanno denunciato il responsabile di una società ferrarese perché aveva messo in vendita mascherine protettive del tipo FFP2 ad un prezzo ingiustificato: al costo d’acquisto di € 3,70 per ciascun dispositivo era stato applicato un ricarico del 270%, determinando un importo di vendita al pubblico di € 10.
Per la enorme differenza di prezzo accertata, i finanzieri hanno ritenuto il ricarico praticato sui dispositivi di protezione individuale, finalizzato ad una manovra speculativa considerate le particolari contingenze di questa delicata fase emergenziale poiché la forte domanda di dispositivi, a fronte della scarsità dell’offerta, può ingenerare non solo una ingiustificata impennata dei prezzi ma può provocare anche un serio pericolo per la situazione economica generale.
Sulla base degli elementi raccolti tutte le mascherine rinvenute nel punto vendita dell’esercizio commerciale sono state sequestrate, mentre il relativo responsabile è stato denunciato alla locale Procura della Repubblica per il reato di cui all’art. 501 bis del codice penale. Il Magistrato di turno ha convalidato il sequestro operato dai finanzieri.
L’attività sul controllo dei prezzi sui beni di prima necessità, si inserisce fra quelle di polizia economico-finanziaria svolte dalle Fiamme Gialle finalizzate, in questo momento, al contrasto delle condotte illegali e fraudolente connesse a fenomeni di pratiche autoconcorrenziali, di accaparramento delle merci, di manovre speculative sui prezzi (soprattutto sui dispositivi di protezione individuale e di igiene della persona), di reati contro la pubblica amministrazione connessi alle procedure di approvvigionamento di materiale sanitario ed elettromedicale.
Solo nell’ultima settimana il dispositivo di controllo attuato dalle Fiamme Gialle ferraresi, per i divieti di spostamento delle persone e per il controllo del regolare andamento del mercato dei beni e servizi a tutela dell’economia pubblica, vede l’impiego sul territorio della provincia di ben 200 uomini.