L’unione degli Atei prende posizione dopo l’episodio all’istituto “Perlasca”
L’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti di Ferrara (UAAR) prende posizione a favore del principio di laicità all’interno della scuola pubblica, dopo un episodio accaduto lo scorso 20 dicembre nell’istituto comprensivo “Perlasca”, scuola secondaria Primo grado – T. Bonati. Il dirigente scolastico avrebbe infatti organizzato la Santa Messa di Natale durante l’orario scolastico, alla quale avrebbe partecipato un rappresentante della politica ferrarese. Una decisione, quella presa dal preside, che avrebbe costretto una trentina di studenti a non prendere parte alla funzione, trovandosi costretti così a saltare l’ora di geometria per guardare un film. Per questo evento l’UAAR ha chiesto alla scuola la delibera con la quale è stato programmato l’atto di culto in orario scolastico.
Una scuola fuorilegge che infrange il principio di laicità sancito dagli articoli 7 e 8 della Costituzione italiana, questa la dura critica del Circolo UAAR di Ferrara.
“La scuola pubblica – dice Gregorio Oxilia Coordinatore del circolo Uaar di Ferrara – deve essere un luogo per studiare e formarsi e non per pregare. Siamo davanti ad una scelta del tutto fuori luogo: utilizzare la scuola pubblica come fosse un luogo di culto è un malcostume istituzionale e, ancor peggio, una limitazione del diritto allo studio. Non solo – continua Oxilia – ma la celebrazione di una messa in orario di lezione e all’interno dei locali scolastici (nella palestra della scuola, in questo specifico caso) è inoltre un fattore divisivo degli studenti. Basti pensare alla nota “ora alternativa all’I.R.C.” che viene spesso però proposta come una disorganizzata concessione a chi ne fa richiesta, quando in realtà è prevista per legge al fine di garantire a tutti gli studenti una continuità nelle attività didattiche.
“La religione è una scelta personale e non deve interferire con la vita pubblica. – continua Oxilia – Sembra tuttavia che molti interpretino a piacimento il principio di laicità presente nella nostra Costituzione. Abbiamo avuto conferme nette sulla partecipazione di un assessore comunale che ne avrebbe preso parte facendo così cadere non solo il principio di laicità delle istituzioni che lui stesso rappresenta ma altresì il principio delle “pari opportunità” che sono state negate agli studenti in quanto non ci sono state “pari opportunità” nel garantire il corretto svolgimento dell’orario scolastico”.
La critica è mossa anche contro il preside dell’Istituto che da tale episodio “cataloga studenti e famiglie in base alle loro credenze”.
“Quest’atto – conclude l’UAAR -, come la presenza dei presepi, è solo ed esclusivamente un atto politico (sia dei partiti di destra che di sinistra), per far leva sui sentimenti delle persone per ottenere consenso”.