La Presidente della Provincia spiega il motivo per cui si è allontanata durante il discorso del Vice Sindaco

Al centro della seduta del Consiglio provinciale di questa mattina l’episodio che aveva vista protagonista Barbara Paron durante le celebrazioni del 4 novembre: la presidente della Provincia aveva infatti deciso di abbandonare la manifestazione in concomitanza dell’inizio del discorso del vicesindaco Nicola Lodi a nome del Comune di Ferrara.

“Mi sono congedata educatamente – ha replicato all’interpellanza la presidente – spiegando i motivi al Prefetto della mia decisione, che considero una naturale conseguenza al grave atto compiuto il 4 Novembre dell’anno scoro, quando l’allora segretario provinciale della Lega ha issato la bandiera di partito al pennone sul quale il giorno delle celebrazioni viene issata la bandiera italiana, senza che lo stesso abbia finora preso le distanze da quel comportamento”.

“Dunque, il mio è stato un gesto pacifico, libero e democratico – è stata la spiegazione di Barbara Paron – nell’auspicio che ciò che si è verificato l’anno scorso non abbia più a ripetersi”.

“Piuttosto – ha proseguito – mi chiedo perché non sorprenda che il sindaco di Ferrara abbia lasciato la Conferenza provinciale permanente convocata in Prefettura lo scorso 31 ottobre, sul tema gestione accoglienza migranti, quando la discussione non era ancora terminata”.

In merito poi all’intenzione dell’onorevole Alberto Balboni di presentare identica interrogazione parlamentare, la presidente si è dichiarata disposta a recarsi nella capitale per chiedere una modifica della legge Severino, in merito ai reati commessi che possano essere causa di ineleggibilità.

Pronta la replica della prima firmataria dell’interpellanza, Rita Canella: “È ingiusto ricordare l’assenza del sindaco di Ferrara che non può replicare in questa circostanza – ha detto – e in ogni caso una figura istituzionale come la presidente della Provincia deve sapere mettere da parte opinioni e sentimenti e far prevalere il senso delle istituzioni”.

Per Deanna Marescotti, della lista Ferrara Insieme, “anche se non è sempre facile distinguere tra ruolo personale e istituzionale, l’atteggiamento di Nicola Lodi lo scorso anno rimane un comportamento disdicevole e sorvolare con leggerezza su valori e ruoli sarebbe atto altrettanto grave”.