Il Comune investe 100.000 euro per ampliare le fasce di reddito

Sono 747 i bambini iscritti ai nidi comunali per l’anno educativo 2019/20, e a tutte le famiglie che presentano la certificazione Isee al fine di usufruire della tarrifazione agevolata la retta è stata ridotta del 60%. Il bonus regionale riservato alle famiglie con Isee inferiore ai 26.000 euro ha permesso di abbattere le rette per 503 bimbi di cui 9 non residenti e 111 stranieri, il bonus aggiuntivo che il Comune ha erogato riservandolo alle famiglie residenti ha sostenuto l’iscrizione di 73 bimbi tutti residenti e tutti italiani.

Questi i risultati del bonus extra che il Comune di Ferrara ha aggiunto al progetto regionale che prevede in via sperimentale per l’anno educativo 2019/2020 un sostegno economico alle famiglie pari al 60% della retta per i minori iscritti in possesso di Dichiarazione ISEE non superiore a 26.000 euro.

Con un investimento di 100.000 euro il Comune ha deciso di ampliare le fasce di reddito a cui è dedicata la riduzione, comprendendo anche le famiglie residenti nel Comune di Ferrara, con dichiarazione Isee da 26.000 euro fino a 45.000 euro (corrispondenti alle attuali fasce 13, 14 e 15), ampliando così, in modo significativo, il numero delle famiglie interessate dalla riduzione.
“Il successo della misura è evidente: sono state supportate anche quelle famiglie ferraresi nelle quali lavorano entrambi i genitori e che dunque hanno assoluta necessità di usufruire dei servizi educativi, ma che, paradossalmente, di norma vengono escluse dagli aiuti perché il reddito non è sufficientemente basso e che peraltro si trovano a pagare rette consistenti – spiega il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri -. Con il bonus extra che il Comune ha aggiunto a quello regionale abbiamo voluto invertire la rotta di un welfare che sostiene sempre le stesse famiglie: nessuno va lasciato indietro, ma anche chi lavora e contribuisce attivamente alla crescita e al benessere della città ha diritto ad agevolazioni e sostegni alla genitorialità”.

L’intervento, risponde alle Linee Programmatiche di Mandato e si colloca in un “quadro di grande attenzione per le politiche familiari, che prevede altri importanti incentivi volti a sostenere la genitorialità ad incentivare di conseguenza la natalità sul territorio”, ha spiegato l’assessore all’Istruzione Dorota Kusiak.