A Portomaggiore e ad Argenta, le chiamate parlavano di presunti incidenti. I complimenti per la prontezza di spirito da parte dei Carabinieri

Due truffatori telefonano ma le signore non si fanno cogliere impreparate. Nella giornata di ieri, in ben due distinte occasioni, l’attività informativa nel settore del contrasto e della prevenzione dei reati contro le fasce più deboli, posta in essere dai vari comandi dell’Arma dei Carabinieri sparsi sul territorio della provincia, ha portato i suoi frutti, commenta l’Arma in una nota. Infatti nella mattinata una signora di Portomaggiore del ’36 riceveva una telefonata da parte di un sedicente avvocato il quale la informava in merito ad un incidente stradale occorso al figlio, ed al conseguente accompagnamento presso una caserma dei Carabinieri della figlia poiché il veicolo dai due usato risultava privo di copertura assicurativa; la signora, ben immaginando cosa stesse succedendo e ricordando i suggerimenti che i Comandanti di Stazione dell’Arma dei Carabinieri forniscono durante periodici incontri informativi, ben ha pensato di riferire al sedicente avvocato di essere la moglie di un Carabiniere per cui la telefonata veniva repentinamente interrotta dall’interlocutore. Identico cliché nel pomeriggio ad Argenta, un anonimo avvocato telefonava presso l’abitazione di una signora classe ’31 e, raccontando stessa identica storia, formulava una richiesta di 500€ per sistemare la vicenda occorsa al figlio; la signora riferiva quindi all’anonimo interlocutore che avrebbe chiamato direttamente la figlia per farsi confermare la storia, allorché la telefonata veniva immediatamente interrotta e la signora aveva modo di notare, dalla finestra, un uomo che velocemente si allontanava facendo perdere le proprie tracce. A queste due signore vanno i complimenti dell’Arma dei Carabinieri per la prontezza di spirito che hanno saputo dimostrare.